Ostia, l’assessora conferma: “Fondi del Pnrr per portare clochard nell’ex colonia”

Dichiarazione shock dell’assessora municipale ai Servizi Sociali: “Una parte dell’ex colonia sarà destinata a housing temporaneo dei senza dimora”

ex colonia vittorio emanuele iii
Uno dei progetti a rischio taglio dei fondi del Pnrr è la realizzazione di un dormitorio per senza tetto in alcune parti dell'edificio dell'ex colonia marina Vittorio Emanuele III

E’ ufficiale: il X Municipio ha candidato la ex colonia Vittorio Emanuele III per accogliere i clochard sparsi per Roma. Si attendono i fondi del Pnrr per iniziare i lavori.

Dopo le anticipazioni fatte con questo nostro articolo, l’ufficializzazione è arrivata oggi, lunedì 6 marzo, nel corso della seduta della commissione Speciale Pnrr del Comune di Roma indetta per fare il punto sulla Missione 5 ovvero “Inclusione e Coesione sociale”. Il Campidoglio ha avanzato progetti per housing temporaneo, stazioni di posta e housing fest (dalla strada alla casa).

Dichiarazione shock dell’assessora municipale ai Servizi Sociali: “Una parte dell’ex colonia sarà destinata a housing temporaneo dei senza dimora”

Riguardo all’investimento 1.3.1 di housing temporaneo, ha specificato l’assessora capitolina Barbara Funari, il bando lanciato dall’amministrazione capitolina ha raccolto l’interesse di quindici soggetti, tra associazioni e cooperative, chiamate a gestire il progetto: 9 progetti per 710mila euro ciascuno circa per un totale di 6,390 ml in totale.

Denise Lancia, assessora ai Servizi sociali del X Municipio, collegata anche lei online, dopo aver sottolineato che, sul litorale romano, “servizi di questo tipo non ce n’è per niente” ha confermato il progetto. “Bisogna cominciare presto per evitare di procedere di emergenza in emergenza: ci preme molto – ha specificato Lancia – Non vediamo l’ora di avere notizie di queste progetti. Abbiamo candidato una porzione di ex colonia sul lungomare, donato dalla Regina dell’epoca a fini sociali. E’ una porzione di questo grande immobile che oggi ospita la mensa Caritas e che a suo tempo ha ospitato un luogo di accoglienza per 90 persone. Al momento non è un luogo sicuro. Ha bisogno di interventi importanti. Tenete presente che è un immobile vincolato, di valenza storica e architettonica, una struttura di quella bellezza che è stata lasciata all’abbandono è un peccato dal punto di vista non solo sociale ma anche turistico e architettonico”. Insomma, una contraddizione in termini: si punta alla valorizzazione turistica ospitando i clochard.

Su richiesta specifica della consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Mariacristina Masi, l’assessora Lancia ha chiarito che “la colonia è stata donata per finalità sociale: per questo che quella colonia cade a pezzi. La sfida è di riqualificare un immobile di pregio per farne un uso sociale, c’è bisogno di decoro, di rigenerazione e dare risposte al sociale”.

Nei suoi chiarimenti, l’assessora non ha specificato quanti fondi saranno destinati per la ristrutturazione a centro d’accoglienza dell’ex colonia e ha anche omesso di ricordare che appena una decina di anni fa la Regione Lazio ha restaurato parte della ex colonia (circa 3 milioni di euro di spesa) destinandola a centro giovanile che il suo assessorato non ha mai attivato.

Maria Cristina Masi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, annuncia una battaglia dura al demenziale progetto dell’amministrazione municipale. “Ci dispiace constatare ancora una volta come questa sinistra concepisca la funzione sociale dell’ex colonia Vittorio Emanuele – dichiara Masi – senza tenere conto del suo valore per l’intera città, quando si potrebbe associare la funzione sociale della struttura a progetti di rilancio turistico, culturale, giovanile. Chiederemo conto al Presidente del Municipio di quanto detto in Commissione dall’esponente della sua Giunta e immediatamente presenteremo interrogazioni in tutte le sedi. È necessario valutare strutture alternative. Abbiamo fatto approvare un atto in Campidoglio che ne chiede la riqualificazione, ma se questo è quello che intendono, troveranno una forte opposizione.  Ci stupisce che i fondi del PNRR per la struttura più bella e importante di Ostia siano stati presi in considerazione solo per questa finalità”.

L’assessora Funari ha specificato che “l’istruttoria è finita” e gli uffici hanno evidenziato che “la procedura è molto veloce, una volta ricevuti i progetti validati e la convenzione dal Ministero, entro una settimana verranno portati in Giunta capitolina”.

Occupanti a spese del Comune di Roma

Martedì 28 febbraio la trasmissione di Rete 4 “Fuori dal coro” ha mandato in onda un servizio girato all’interno di una vasta parte dell’ex colonia di Ostia occupata da quasi 150 persone (stando all’ultimo censimento operato dalla Polizia locale). Si tratta soprattutto di stranieri, molti dei quali, assistiti da vedette poste all’ingresso dello stabile, sono dediti a traffici illeciti. L’inchiesta ha portato alla luce che l’occupazione costa alle casse del Comune di Roma una somma di circa 10mila euro al mese in bollette di energia elettrica e fornitura idrica, servizi dei quali beneficiano gli occupanti.

Alla ex colonia di Ostia i clochard della stazione Termini