Fascia Verde, il blocco dei veicoli inquinanti prorogato fino a giugno. Le deroghe

La lista dei veicoli che non potranno circolare, compresi quelli d'epoca

Rinnovata, da ieri fino al 30 giugno, l’ordinanza di Roma Capitale che conferma le limitazioni, nella nuova Fascia Verde, per i veicoli più inquinanti. Le disposizioni erano entrate in vigore dallo scorso novembre.

La lista dei veicoli che non potranno circolare, compresi quelli d’epoca

Lo stop riguarda, dal lunedì al sabato (24 ore su 24), festivi infrasettimanali esclusi, le auto a benzina sino a Euro 2; quelle diesel fino a Euro 3; ciclomotori e motoveicoli, benzina e diesel, Euro 0 e 1. Continuano a essere esentate dal blocco, per il momento, le minicar diesel Euro 2.

L’ordinanza, lo ricordiamo, è sino al 30 giugno ma il provvedimento è permanente. L’ordinanza è in vigore nell’attesa che si completi la realizzazione del piano di segnalamento della nuova Ztl Fascia Verde. Un piano, che prevede anche l’installazione di telecamere per il controllo automatico degli accessi.

Sono esentati i veicolo col contrassegno per gli invalidi, le vetture della Polizia e del Servizio Pubblico, quelle per la raccolta dei rifiuti e le auto storiche e d’epoca in occasione di eventi autorizzati.

Blocco anche per le auto storiche

La decisione di Roberto Gualtieri di tagliare fuori le auto storiche dal centro nei giorni scorsi ha spinto l’Automotoclub storico italiano (Asi), la sigla che raccoglie lungo la Penisola circa 260mila appassionati, a presentare ricorso al Presidente della Repubblica. Un appello sottoscritto anche dai Registri Storici Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Federazione Motociclistica Italiana. (leggi qui)

A Roma circolano oltre 4 milioni di veicoli ma quelli storici registrati alla motorizzazione sono solamente 9.945: che significa una quota pari allo 0,25% del totale con una percorrenza annuale pari allo 0,014% dei chilometri percorsi dai veicoli usati quotidianamente.

Dopo un primo incontro col Campidoglio abbiamo attivato il ricorso al Capo dello Stato” spiega Alberto Scuro, presidente dell’Asi.  “I veicoli storici – chiarisce – oltre a essere pochi, fanno poca strada e le deroghe che chiediamo non riguardano i giorni feriali. Per noi devono promuovere il turismo lento, la cultura italiana, i territori, non sono veicoli che usiamo per andare a lavorare”. 

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.