Acilia, tenta di evadere dai domiciliari usando la grondaia e si fa male: arrestato

Nel X Municipio un uomo ha tentato l'evasione scappando dalla grondaia ma si è ferito cercando di rientrare in casa

I carabinieri nei giorni scorsi durante alcuni controlli ad hoc nel corso di pattugliamenti presso alcune persone sottoposte al regime degli degli arresti domiciliari, hanno arrestato due uomini romani di 37 e 48 anni, già con precedenti, gravemente indiziati del reato di evasione e il 48enne è indiziato anche per il reato di falsa attestazione sulla propria identità. Il primo caso si è svolto ad Acilia e il secondo a Roma città.

Nel X Municipio un uomo ha tentato l’evasione scappando dalla grondaia ma si è ferito cercando di rientrare in casa

Entrambi sono stati sorpresi dai militari dove non dovevano essere, ossia fuori da casa loro.

Nel primo caso l’arresto è stato fatto dai carabinieri di Acilia nel pomeriggio di ieri, lunedì 27 febbraio, quando hanno cercato il 37enne presso la sua residenza, suonando invano il campanello.

Pochi secondi dopo lo hanno salvato perchè, in un primo momento il fuggitivo ha usato la grondaia per scendere, ma, notata la vettura dei militari, l’arrestato ha provato a rientrare subito nel proprio appartamento passando dalla finestra e si è fatto male.

I carabinieri lo hanno soccorso e fatto medicare dal personale Ares del 118 che lo hanno portato all’ospedale Sant’Eugenio e poi è stato trattenuto in caserma per essere messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Inoltre nell’altro caso, a Roma, Il secondo “evaso” è stato bloccato dai cabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Casilina, su viale Palmiro Togliatti.

Le forze dell’ordine hanno visto l’uomo notato l’uomo mentre stava conversando con una persona, probabilmente una prostituta e vedendo i carabinieri è scappato.

Notata la scena, la pattuglia lo ha fermato, identificato e qui il 48enne ha fornito una identità falsa, smascherata dopo pochi minuti dagli operanti, che hanno scoperto che questi doveva trovarsi a casa agli arresti domiciliari.

Tutti e due gli evasi sono stati portati in Tribunale, che ha convalidato gli arresti.

Come sempre ricordiamo ai lettori, che gli indagati sono sempre da considerare presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari e che le prove si formano nel corso del processo.

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