Il X Municipio è pronto a riaprire il Mercatino Biologico ma la sua collocazione settimanale non sarà più in piazza Tor San Michele. La sua sospensione è stata dettata dal rispetto della direttiva Bolkestein e il “trasloco” è dettato da un regolamento capitolino.
Dopo le proteste e la corposa raccolta di firme, l’annuncio da parte dell’assessore al Turismo, Antonio Caliendo
Lo ha annunciato l’assessore municipale al Turismo, Antonio Caliendo, in risposta anche alle proteste e alla raccolta di firme (ben 513 su change.org) avviata dagli estimatori del Mercatino Biologico (leggi qui). “Quello – esordisce Caliendo – è un mercatino storico importante per la nostra comunità: fin dal suo avvio, in tempi lontani, già promuoveva un’educazione alimentare oggi fortemente incentivata a tutti i livelli. Riguardo al suo valore, poi, si aggiunge la volontà di riscoprire e valorizzare le eccellenze enogastronomiche del territorio a vantaggio non solo del palato ma anche dell’economia locale”.
“Per tutti questi motivi – prosegue Caliendo – quella del mercatino biologico di Ostia è un’attività che abbiamo difeso con forza sia come istituzione che io personalmente”.
E veniamo alle ragioni che ne hanno dettato la chiusura con l’inizio dell’anno in corso. “Il Mercatino Biologico – spiega Caliendo – è stato sospeso perché era proposto come una manifestazione culturale e non un evento commerciale e di vendita che, nella fattispecie, deve sottostare ad un bando o avviso pubblico come previsto, per esempio della direttiva Bolkestein. Questa normativa europea vieta la concessione di proroghe oltre la data del 31 dicembre 2022 e il Municipio è stato costretto a bloccare l’iniziativa”.
L’amministrazione, però, avrebbe potuto dare continuità con l’attività se avesse lanciato per tempo il relativo bando pubblico. “Va sottolineato – è il chiarimento – che la preparazione del bando pubblico relativo al Mercatino Biologico è stata ostacolata dall’attuazione del regolamento comunale 108/2020 per il quale non è possibile attuare nuovi concentramenti di banchi di vendita in caso di pre-esistenza di mercati nel raggio di un km”.
Ora, non mettendo in dubbio la buona fede dell’assessore riguardo al vincolo riscontrato dagli uffici amministrativi, siamo andati a consultare il regolamento comunale di Roma Capitale 108/2020 (art. 33 sui mercati saltuari e art. 41 sulle fiere) ma non siamo riusciti a trovare il limite di un km come divieto di un nuovo esercizio mercatale. Probabilmente un nostro limite nel leggere gli atti burocratici, ma almeno negli articoli più importanti del regolamento, questo limite di distanza non è sottolineato. E, riguardo ai ritardi, non si spiega perché, per esempio, per il bando che ha lanciato la realizzazione di ben 18 mercatini mensili tra i quartieri del X Municipio (leggi qui) si sia proceduti molto più speditamente.
La nuova sede
In ogni caso la buona notizia è che “dopo diversi incontri svolti con gli operatori – conclude Caliendo – abbiamo stabilito che il Mercatino Biologico tornerà in una nuova sede. Verrà delocalizzato in via Pietro Rosa, nel tratto antistante al parco pubblico e, come amministrazione, cercheremo di dargli non solo una nuova collocazione ma anche un forte imprinting. Ciò perché siamo dell’idea che questo tipo di attività deve essere non solo tutelata ma anche potenziata. Adesso stiamo aspettando che l’associazione del Mercatino Biologico ci presenti il suo progetto per lanciare un avviso di interesse e riaprire tutti i sabati la struttura nell’interesse della nostra comunità”.
Ostia, il “giallo” del mercatino di Piazza Tor San Michele: chiuso e mai più riaperto