Occupano le case e rubano pure la corrente, raffica di denunce

L’ultimo monitoraggio nelle case popolari Ater a Tor Bella Monaca si è chiuso con una raffica di denunce. Chi aveva occupato abusivamente le case di proprietà del Comune di Roma e chi si era anche allacciato abusivamente alla rete idrica e elettrica. Un doppio furto accertato in più abitazioni dai carabinieri.

Tre case sono state sgomberate e restituite al Comune di Roma

I carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca, infatti, nell’ambito di un servizio coordinato, per la verifica di eventuali occupazioni abusive di appartamenti di proprietà dell’Ater Comune di Roma in via Santa Rita da Cascia, unitamente a personale della Polizia locale di Roma Capitale, VI Gruppo Torri, hanno denunciato in stato di libertà 14 persone.

Dieci persone gravemente indiziate del reato di “invasione di edifici-terreni” sono state denunciate per l’occupazione di immobili di proprietà del Comune di Roma di cui 3 rispondono anche di furto per essersi allacciati abusivamente alla rete idrica di Acea – Acqua S.p.a.

Altri 4 sono stati denunciati solo per furto, a causa di analoghi allacci abusivi alla rete idrica, scoperti nel corso dei controlli. Tutti gli abusi sono stati rimossi dal personale tecnico della società erogatrice.

Tre unità abitative sono state restituite al Campidoglio.

Occupanti recidivi

Nel corso delle operazioni una donna, già denunciata per invasione di edifici, ha cercato di ostacolare il lavoro dei carabinieri per difendere il figlio anche lui occupante, rifiutandosi di fornire le proprie generalità, inveendo e colpendo i militari operanti con schiaffi e pugni, nonché mediante l’utilizzo della propria borsa ed è stata anche denunciata per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale.

Complessivamente i carabinieri hanno passato a rassegna 216 unità immobiliari.

Case per lo spaccio

Pochi giorni fa un controllo analogo a Tor Bella Monaca si è chiuso con un arresto e due denunce (leggi qui).  I carabinieri hanno posto i sigilli a due case popolari del Comune. In un alloggio viveva spacciatore armato di machete, nell’altro la figlia di un arrestato

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