Sciopero benzinai, per la revoca si aspetta il decreto

Il rischio della serrata per il 25 e 26 gennaio contro le misure contenute nel decreto sulla Trasparenza non è del tutto svanito: prossimo passo un tavolo tecnico il 17 gennaio

Sindacati dei benzinai vicini alla revoca dello sciopero. E’ quanto si auspica perlomeno a seguito di una confronto voluto con i rappresentanti delle sigle sindacali che lo hanno proclamato (Faib-Confesercenti, Fegica e Figisc-Confcommercio), dal sottosegretario alla Presidenza Meloni, Alfredo Mantovano, e che si è svolto alla presenza dei Ministri Giorgetti e Urso e il garante dei prezzi Mineo.

Al centro la richiesta di mettere in chiaro un’assenza di responsabilità della categoria sugli aumenti e speculazione sul costo carburante, oggetto dell’ondata di fango che aveva scatenato tra le varie, l’annuncio di uno stop al servizio di due giorni, il 25 e 26 gennaio con mobilitazione sotto Montecitorio. I dettagli.

Il rischio della serrata per il 25 e 26 gennaio contro le misure contenute nel decreto sulla Trasparenza non è del tutto svanito: prossimo passo un tavolo tecnico il 17 gennaio

Lo sciopero di due giorni proclamato dai sindacati dei benzinai sarebbe al momento “congelato”. Le ultime ore passate intorno ad un tavolo a Palazzo Chigi, con i principali attori del Governo impegnati sul fronte decreto trasparenza, avrebbero fatto rientrare in parte il pericolo (leggi qui), anche se al centro delle questioni da definire c’è ancora il provvedimento che dal 10 gennaio sta obbligando i gestori a esporre il prezzo medio nazionale di benzina e gasolio, vicino a quello effettivamente praticato nella pompa.

Mentre l’intenzione è quella di avviare un confronto permanente sul riordino del settore, il Ministro Giorgetti sta apportando le ultime modifiche al testo del decreto trasparenza, che su questo aspetto invece potrebbe non prevedere cambiamenti sostanziali.

La strada verso la piena legalità alla rete, prevede un lavoro congiunto con il Governo per il quale le organizzazioni dei gestori si sono rese disponibili, anche al fine di individuare strumenti normativi utili, mentre il Ministro delle Imprese Urso lancia un allarme legato ad un’abitudine che appartiene ancora al 20% dei benzinai, e cioè quella di non comunicare al Ministero i prezzi giornalieri praticati. Una stretta in tal senso è già prevista con sanzioni sino alla sospensione dell’attività.

L’esecutivo avrebbe assicurato intanto un prossimo confronto con il settore già martedì 17 con un tavolo tecnico. Il rischio della serrata per il 25 e 26 gennaio contro le misure contenute nel decreto sulla Trasparenza non è del tutto svanito, mentre le richieste sono quelle di adottare diverse misure sulla tassazione, mettere in atto una maggior lotta alla speculazione, e imporre regole realmente efficaci in grado di contenere i rialzi. In prospettiva, anche la proposta di uno strumento adeguato e alla portata di tutti, capace di consentire una geolocalizzazione degli esercizi con i prezzi più convenienti.

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“Sciopero contro l’ondata di fango”: benzinai chiusi per due giorni