I lavoratori Ama al sindaco: “Roma è sporca: serve un cambio di passo”

Dossier fotografico dei lavoratori Ama accompagna una cartolina spedita al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

Hanno raccolto immagini provenienti ciascuna da ogni municipio di Roma. E hanno accompagnato il dossier fotografico con una cartolina di protesta.

Dossier fotografico dei lavoratori Ama accompagna una cartolina spedita al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri

E’ il messaggio inviato dai lavoratori Ama al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine delle feste nataizie. E proprio “Mai più feste così” è il titolo dell’iniziativa di protesta organizzata dalla Cgil Fp dell’azienda partecipata comunale che si occupa di rifiuti.

Il lancio della contestazione da parte del sindacato Fp CGIL di Roma e Lazio, è avvenuto attraverso i propri canali social. «Caro sindaco così non si può andare avanti. Non lo meritiamo né noi lavoratori e né noi cittadini», è l’inizio del messaggio dei lavoratori. «La città è sporca e le lavoratrici e i lavoratori di Ama inviano una cartolina al sindaco Gualtieri con le immagini, provenienti da tutta la Capitale, di ciò che hanno dovuto affrontare e chiedendogli di ascoltare chi lavora per affrontare l’emergenza, per vedere mai più la città ridotta così . Serve un cambio di passo nella gestione di Ama, più sicurezza, assunzioni, mezzi e strumenti per migliorare la qualità del lavoro e del servizio», scrive il sindacato.

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Il frontespizio della “cartolina” di protesta della Cgil Fp Ama nel quale sono raffigurati i rifiuti diffusi in ogni municipio di Roma

Il Segretario romano della Cgil, Natale Di Cola, quindi commenta: «Lo scorso anno lo scenario era radicalmente diverso grazie ad un piano straordinario pulizia e ad una strategia condivisa con le organizzazioni di rappresentanza delle lavoratrici e dei lavoratori. Quest’anno il Comune ha deciso di non avviare alcun confronto – sottolinea il segretario -. I risultati sono una città sporca e il peggioramento delle condizioni di lavoro, aggravate dal maltempo di questa notte, con le lavoratrici e i lavoratori che hanno dovuto raccogliere a mano i rifiuti sotto la pioggia. Serve un cambio di passo»