L’Istituto di Geofisica e Vulcanologia risponde ai dubbi dei residenti che tra Tivoli e Guidonia puntano l’indice contro le attività estrattive del travertino
Riguardo alla scossa di terremoto verificatasi nel giorno di Capodanno (leggi qui) e a quelle relativamente più recenti, l’Ingv “esclude categoricamente qualsiasi tipo di collegamento tra questi eventi e le attività estrattive del territorio o i lavori pubblici”.
L’affermazione è stata fatta dal presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il professor Carlo Doglioni, interpellato dal sindaco di Guidonia, Mauro Lombardo, nel corso di un colloquio voluto dal primo cittadino per fare il punto sula situazione sismica del territorio.
“Questa mattina – spiega Lombardo – mi sono relazionato direttamente con il presidente dell’Ingv, il professor Carlo Doglioni, a cui ho chiesto informazioni e chiarimenti su quanto si sta verificando nella nostra Città. Il Presidente, particolarmente attento rispetto alle nostre preoccupazioni, si è reso disponibile a partecipare ad un incontro pubblico con la cittadinanza”. Doglioni, una delle massime autorità italiane nel campo della geologia e Presidente dell’Ente di ricerca italiano deputato allo studio dei fenomeni geofisici e sismici, attualmente sta monitorando, con il suo Istituto, anche gli eventi che stanno interessando la nostra area.
“Il Professore – evidenzia Lombardo – mi ha confermato che siamo in presenza di un piccolo sciame sismico. Nel 90% dei casi questi fenomeni cessano senza alcuna conseguenza. D’altronde, di terremoti come quello di Capodanno se ne registrano almeno 250 all’anno in Italia. Si tratta di un fenomeno piuttosto diffuso in un territorio sismico come il nostro”.
La causa di queste scosse è geofisica e non è, pertanto, certamente riconducibile a nessun tipo di attività antropica. Da mesi in molti puntano l’indice contro le cave estrattive di travertino al confine tra Tivoli e Guidonia. “A una mia specifica domanda – precisa il Sindaco – il professor Doglioni ha escluso categoricamente qualsiasi tipo di collegamento tra questi eventi e le attività estrattive del territorio o i lavori pubblici, come il raddoppio della ferrovia o la messa in sicurezza del ponte della Longarina, che si sono svolti nelle ultime settimane”.
Il professor Doglioni ha quindi già accolto l’invito del Sindaco a partecipare, nei prossimi giorni, ad un incontro pubblico tra gli esperti e la cittadinanza che sarà ampiamente pubblicizzato per consentire un’informazione quanto più corretta e scientificamente qualificata su quanto sta accadendo.
Lunedì 11 aprile scossa con epicentro nella valle dell’Aniene (leggi qui): epicentro Ciciliano, magnitudo 3,4.
Venerdì 15 aprile (leggi qui), il fenomeno si ripete nello stesso punto con minor intensità: la magnitudo è di 2,7.
Mercoledì 12 ottobre la terra trema per ben tre volte (leggi qui): i sisma hanno epicentro a Frascati (magnitudo 2) e due a Ciampino (di 2,1 e 2).
Mercoledì 9 novembre il fenomeno è avvertito soprattutto a Roma nord (leggi qui): l’epicentro è davanti Fano, nel Mare Adriatico.
Mercoledì 23 novembre Guidonia torna a tremare (leggi qui): magnitudo 2,3 ed epicentro proprio nella cittadella del volo.
Un mese dopo, venerdì 23 dicembre, ancora una scossa a Guidonia (leggi qui): epicentro nel quartiere La Botte e 3,1 di scala Richter.
Relativamente alla scossa di domenica 1 gennaio, non sono stati registrati danni a persone o cose. Sono in corso ulteriori verifiche sulle strutture pubbliche e negli edifici scolastici ma la situazione, al momento, non desta preoccupazioni.
Sebbene, come noto, i terremoti sono fenomeni totalmente imprevedibili, l’Amministrazione Comunale è intenzionata ad aumentare l’attenzione sul tema. “Dopo le scosse delle scorse settimane – conclude Lombardo – abbiamo voluto accelerare l’approvazione in Consiglio comunale di un aggiornamento del Piano di Emergenza Comunale, già pubblicato e consultabile da tutti sul sito del Municipio. Stiamo anche lavorando per svolgere attività di prevenzione e informazione delle procedure di emergenza da adottare in caso di calamità in concerto con la nostra Protezione Civile e l’Aivem, l’Associazione Ingegneri Volontari per l’Emergenza che, col suo presidente ingegner Claudio Ridolfi, si è resa disponibile”.