Sabaudia, il Comune scioglie il Comitato eventi internazionali di canottaggio: la FIC fa ricorso al TAR

La FIC ricorre al Tar del Lazio: il Comune di Sabaudia scioglie il Comitato Organizzatore degli internazionali di canottaggio, ma non cancella gli eventi

Sabaudia: la Federazione Italiana di Canottaggio, ha fatto ricorso al Tar contro le decisioni del Comune di sciogliere il Comitato Organizzatore di Sabaudia MMXX.

Dal FIC dopo il legittimo ricorso arriva una nota che chiarisce ogni passaggio della difficile situazione che si è venuta a creare con il Sindaco Mosca (leggi qui), apparso contrariato da questa mossa attuata dalla Federazione solo per mettersi al riparo da possibili penali.

La FIC ricorre al Tar del Lazio: il Comune di Sabaudia scioglie il Comitato Organizzatore degli internazionali di canottaggio, ma non cancella gli eventi

Con l’ex Amministrazione di Giada Gervasi il Comune di Sabaudia aveva acquisito la possibilità di organizzare eventi internazionali di canottaggio fino al 2024. L’anno della prima pandemia 2020, le prime occasioni sportive vennero annullate, mentre nel 2021 anche se a porte chiuse, si svolse una gara di coppa del mondo.

Nell’anno della crisi che ha fatto saltare sindaco e giunta (leggi qui), anche la direzione del Comitato organizzatore degli eventi di canottaggio perse la sua funzione e gli eventi previsti con accordi internazionali furono spostati a Varese, per evitare la penale.

In una situazione già complessa negli equilibri degli accordi sportivi, è poi arrivato nei giorni scorsi il totale disconoscimenti degli stessi con la decisioni del Comune di sciogliere definitivamente il Comitato Organizzatore di Sabaudia MMXX, che avrebbe dovuto onorare gli impegni già presi per un Campionato del mondo 2023 ed un Europeo del 2024.

Per questo la scorsa settimana la Federazione Italiana Canottaggio è corsa ai ripari circa il rischio di incorrere in altre penali, chiedendo con un ricorso al TAR Lazio Sezione di Latina, una valutazione sulla liceità delle azioni messe in campo dall’attuale Amministrazione Comunale di Sabaudia.

“Non comprendiamo – spiega in una nota a FIC – la contrarietà del Sindaco di fronte al legittimo ricorso da noi presentato contro le decisioni del Comune e lo scioglimento del Comitato Organizzatore di Sabaudia MMXX. Incomprensibile è come una istituzione pubblica, quale è un Comune, possa ignorare impegni presi e contratti già firmati. il Comune decide non di cancellare gli eventi, (le delibere comunali non sono mai state annullate e quindi sono valide ed efficaci), ma di sciogliere il Comitato Organizzatore che avrebbe dovuto organizzarli. Un comportamento peraltro contraddittorio poiché risulta che Sabaudia sia “Comune Europeo dello sport 2022” e che sia candidata a “Comunità Europea dello sport 2024”.

A saltare non sono solo i contratti ma anni di lavoro e investimenti effettuati in attrezzature e infrastrutture per l’organizzazione di eventi internazionali, da tempo calendarizzati come il Mondiale 2023 ed l’Europeo nel 2024, e a fronte di impegni presi e squadre mobilitate da ogni parte del mondo per gareggiare a Sabaudia.

“L’Amministrazione Comunale – prosegue la nota – e quindi il Sindaco Gen. Alberto Mosca, dovrebbe ben ricordare che la Federazione, a riprova dell’assoluta collaborazione con l’Ente  ha anche pagato per conto del Comitato Organizzatore una fattura allo stesso intestata per una penale di 60mila euro con il solo scopo di togliere dall’imbarazzo il Commissario prefettizio, durante il periodo di commissariamento, per la “Cancellazione dell’evento Campionato Europeo Under 19” previsto a maggio di quest’anno. Anche questa grande disponibilità della Federazione non è stata riconosciuta da parte del Sindaco“.

Ora la FIC sottolinea come l’intenzione di rispettare una presunta volontà di tutti i cittadini, di cancellare gli eventi sportivi in calendario, non equivalga a quella di cancellare a priori gli impegni presi con Organismi Internazionali e i relativi contratti firmati.

Quanto sarebbe stato più logico e comprensibile secondo la nota della Federazione, era eventualmente il non candidarsi ad altri eventi cercando, ma tentando comunque di realizzare quelli per cui ci si era assunti l’impegno a livello nazionale e internazionale.

La decisione di ricorrere al Tar dunque rappresenta soprattutto una tutela delle inevitabili richieste di risarcimento che potranno arrivare dalla Federazione Internazionale di Canottaggio la quale, da un giorno all’altro si è vista “stracciare” i contratti sottoscritti dal Comune di Sabaudia, dalla Federazione Italiana Canottaggio e dalla Federazione Internazionale, e che a seconda di quello che sarà il parere del Tribunale amministrativo regionale, potrebbero restare ancora validi ed efficaci.

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