Roma, attacchi alla storica associazione “bangla”: distrutta anche un’auto

Roma, attacchi alla storica associazione bangla: "Non ci scoraggiamo"

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La storica associazione “bangla” di Roma “Dhuumcatu Onlus” denuncia nuovi attacchi nei propri confronti. “Abbiamo trovato un’autovettura con tutti i vetri e gli specchietti rotti, sono stati distrutto tavoli, sedie ed il resto del materiale, che si trova presso il giardino liberato in Via Prenestina 229. Questo è il bilancio degli ultimi attacchi ai danni dell’associazione Dhuumcatu, verso la comunità bengalese e di un intero quartiere in generale”, scrivono in un comunicato.

Roma, attacchi alla storica associazione bangla: “Ma noi non ci scoraggiamo”

“Queste inutili violenze dovrebbero scoraggiare chi da mesi, o meglio da anni, lotta ogni giorno per poter condurre una vita tranquilla e non sfruttata, che non viene minimamente garantita nel sistema in cui viviamo? – si domanda l’associazione che prosegue con gli interrogativi – Questi attacchi più recenti dovrebbero fermare le persone che da maggio hanno subito lo sgombero di un importante spazio di socialità e discussione frequentato da tutto il quartiere e non solo?

Queste aggressioni dovrebbero spaventare chi negli ultimi mesi ha già resistito a continue minacce? Assolutamente no! Niente e nessuno potrà fermare e far arretrare le richieste di spazi e di libertà che negli ultimi tempi hanno attraversato le numerose iniziative portate avanti nel quartiere di Torpignattara, Marranella, così come nel giardino liberato sulla Prenestina. Contro tutti questi attacchi violenti e razzisti ricordiamo l’appuntamento di questa domenica, 2 ottobre, alle 10.30, Presso il giardino liberato di via Prenestina 229. 

Roma, la storia dell’associazione bangla “Dhuumcatu”

La storica associazione Dhuumcatu di via Capua 4 a Torpignattara la conoscono tutti: da 30 anni aiuta i migranti del sud est asiatico e tiene i rapporti con il quartiere. Anche il suo presidente Nure Alam Siddique detto ‘Batchu’ lo conoscono tutti perché chiunque abbia un problema si rivolge a lui. La comunità dei bengalesi solo a Torpignattara conta sulle 5000 persone, ma l’associazione è frequentata da almeno 30 mila persone tra stranieri e italiani. Il 10 maggio la banca ha pignorato e fatto sgomberare i locali di Via Capua 4 rifiutando le proposte di acquisto messe in piedi dall’associazione. Da allora la comunità bengalese sta protestando con l’amministrazione municipale per chiedere di intercedere o trovare un altro posto.

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