Fiumicino, il progetto archeologico “Portus Pour Tous” fa venire alla luce nuovi capitelli

Si tratta di un ritrovamento di capitelli e colonne molto importante per Portus, dato che sono rarissime le decorazioni architettoniche rinvenute ed attinenti a quel periodo

Fiumicino: nel corso della campagna di scavo 2022 sul molo nord-sud di Portus, al centro del progetto di ricerca dell’École française de Rome “Portus Pour Tous” che interessa un piccolissimo edificio termale battezzato “Terme del Viaggiatore”, sono venuti in luce due capitelli e tre basi di colonne accatastati volontariamente all’interno di un ambiente semicircolare.

Si tratta di un ritrovamento di capitelli e colonne molto importante per Portus, dato che sono rarissime le decorazioni architettoniche rinvenute ed attinenti a quel periodo

Queste decorazioni architettoniche, in marmo, probabilmente decoravano l’ingresso delle terme e, al momento della dismissione dell’edificio, furono sistemate in quest’ambiente, del quale  non è chiara la funzione.

Il ritrovamento dei capitelli è molto importante per Portus, perché sono pochissime le decorazioni architettoniche rinvenute negli scavi provenienti del grande porto di Roma imperiale.

Pertanto i porti imperiali di Claudio e Traiano, a Fiumicino, riservano ancora grandi sorprese.

Lo staff del Parco Archeologico di Ostia Antica spiega come “Queste decorazioni architettoniche, in marmo, probabilmente decoravano l’ingresso delle terme e, al momento della dismissione dell’edificio, furono sistemate in questo ecosistema architettonico. Il ritrovamento dei capitelli è molto importante per Portus, perché sono pochissime le decorazioni architettoniche rinvenute negli scavi provenienti del grande porto di Roma imperiale”.

Si tratta di un periodo fervido di ritrovamenti importanti questo per l’archeologia laziale e del X Municipio e zone limitrofe.

Sempre nel mese di settembre infatti sono tornate ad Ostia (leggi qui) nove iscrizioni funerarie ritrovate a Fano grazie ai carabinieri del Nucleo per la tutela del patrimonio culturale. Queste ultime erano diventate parte di una collezione archeologica privata.

Inoltre, il 24 e 25 settembre scorsi si sono appena tenute due aperture straordinarie della Casa di Diana e dell’Insula del Soffitto Dipinto. Il tutto è avvenuto nelle “Giornate Europee del Patrimonio”, corroborate da laboratori e visite al Museo delle Navi e agli scavi di Portus. Si tratta di eventi promossi dal Consiglio d’Europa con l’appoggio della Commissione europea, e che dal 1991 aprono ai cittadini le porte di monumenti e siti storici, artistici e naturalistici (leggi qui).

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