Un incidente tra due scooter sul Lungomare Ugo Tognazzi, avvenuto nel pomeriggio di giovedì 21 luglio, è costato una spalla numerose contusioni e 30 giorni di prognosi ad un 25enne dell’Infernetto, che a seguito dello scontro, e dopo aver chiesto ai responsabili di fermarsi per il soccorso e gli estremi, ha visto i due risalire sul loro mezzo, anch’esso finito per terra, e scappare.
Scontro tra scooter sul Lungomare di Torvaianica: ferito un 25enne dell’Infernetto trasportato al Grassi. I responsabili sono fuggiti lasciandolo per terra
I dettagli dell’incidente e l’appello social
“Ci ho pensato un po’ su, ma alla fine non avevo altra possibilità che quella di chiedere aiuto sui social, cercando così di raggiungere quante più persone possibile, e tra queste forse dei testimoni del mio incidente di giovedì scorso, a seguito del quale dopo il pronto soccorso, sono rimasto bloccato“.
A parlare è il 25enne dell’Infernetto che spiega punto per punto come si sono svolti i fatti due giorni fa, cioè il 21 luglio alle 15,40, quando è stato preso in pieno da due ragazzi su uno scooter sul Lungomare Ugo Tognazzi, nel tentativo di superarlo a tutta velocità:
“Sono cascato sulla spalla che mi è uscita – ha raccontato M.B. – ed anche loro sono andati lunghi per una decina di metri. Non bastando il dolore tremendo che provavo in quel momento, mi sono visto raggiungere da uno dei due che mi ha urlato contro qualcosa. Aveva gli occhi di fuori ed era furibondo“.
Il 25enne aveva poi chiamato un amico al telefono, che trovandosi li vicino, avrebbe potuto soccorrerlo. Ma mentre era occupato a fare questo, i due approfittando della sua distrazione hanno rialzato lo scooter per andarsene: “Gli ho gridato “Dove andate dobbiamo fare il cid” e a quella richiesta, non solo non mi hanno aiutato ma mi hanno urlato sprezzanti, “non abbiamo tempo”, e poi sono letteralmente scappati”.
Con il telefono che il ragazzo aveva in mano per chiamare aiuto, ha fatto appena in tempo a scattare una foto, nella quale data la distanza non si vede purtroppo la targa: “Subito dopo quello sforzo inutile – prosegue – sono crollato e mi sono sdraiato a terra fino all’arrivo dell’ambulanza che mi ha trasportato al pronto soccorso del Grassi. Per il trauma, la prognosi è di un mese per una sub lussazione, e contusioni multiple, e una lunga riabilitazione, ed ora non posso camminare né andare al lavoro”. Sul posto anche la Polizia Locale per i rilievi e il verbale.
L’appello rivolto a chi poteva trovarsi sul posto al momento dell’incidente, ha già prodotto un risultato: un uomo in coscienza, e solo dopo aver letto il post pubblico, ha preso contatto e con molta probabilità testimonierà.
“Risalire ai responsabili è importante, non solo per me che sono stato nonostante tutto fortunato – spiega il 25enne – ma pensando al fatto che pirati della strada del genere, mietono in continuazione vittime”.
L’invito del giovane, che non ha nascosto nemmeno al telefono la delusione per l’indifferenza di tanti che hanno assistito all’incidente senza prendere alcuna iniziativa, la targa, o addirittura provare a fermare i due fuggitivi, è quello di mostrare coraggio e agire in modo civico. Anche il sostegno di una comunità può essere un deterrente.
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