Roma, la protesta delle “pentole vuote” contro il caro prezzi

Pentole vuote usate come tamburi per denunciare i rincari dell'energia e alimentari ormai insostenibili per troppe famiglie: la protesta delle associazioni dei consumatori

Pentole e coperchi usate come tamburi, mestoli e cucchiai, perfino un vero e proprio concerto di batteria con secchi e padelle. È la protesta delle “pentole vuote” organizzata, nella tarda mattinata di oggi, venerdì 10 giugno, in piazza Santi Apostoli a Roma dalle associazioni dei consumatori per denunciare il caro prezzi dovuto all’inflazione.

Pentole vuote usate come tamburi per denunciare i rincari dell’energia e alimentari ormai insostenibili per troppe famiglie: la protesta delle associazioni dei consumatori

Le pentole, vuote, a simboleggiare la difficoltà dei cittadini nel “soddisfare bisogni essenziali, come portare in tavola quotidianamente pranzo e cena” spiegano le associazioni dei consumatori che l’hanno organizzata.

“Il caro-vita costa oggi in media oltre duemila euro all’anno ad ogni famiglia italiana. Al punto che i consumi alimentari, secondo gli ultimi dati Istat, nei primi 4 mesi dell’anno sono crollati del 2,7%”, ha denunciato il presidente di Assoutenti, Furio Truzzi.

Le richieste che arrivano dalle associazioni, scese in piazza Santi Apostoli – e in contemporanea in altre piazze italiane – in modo unitario, vanno dalla riduzione del peso degli oneri di sistema all’eliminazione dell’IVA sulle accise sui carburanti, passando per la revisione del sistema tariffario e l’istituzione di un Fondo di contrasto della povertà energetica. “C’è chi non ha soldi per scaldarsi o per cucinare”.

Alla ‘protesta delle pentole’ hanno preso parte Adiconsum, Adoc, Adusbef, Asso-Consum, Assoutenti, Associazione utenti servizi radiotelevisivi, Casa del consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Centro tutela consumatori e utenti, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino.

“Le pentole vuote rappresentano le difficoltà delle famiglie alle prese con il carovita e il caro-energia”, ha spiegato il presidente di Federconsumatori Michele Carrus.

“Con questa inflazione le famiglie spenderanno oltre duecento euro in più al mese. O si interviene subito o l’inverno sarà traumatico –  ha aggiunto Gianluca Di Ascenzo, presidente Codacons – C’è chi non ha soldi per scaldarsi o per cucinare”.

“La politica deve intervenire in profondità. Al momento sta bruciando decine di miliardi senza risolvere il problema. Basta, basta, basta”, ha concluso Truzzi per AssoUtenti.

Intanto nel Paese crescono disuguaglianze, povertà energetica e povertà alimentare. L’inflazione annua sale al 6,9%, il record dal 1986, denunciano gli organizzatori.

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