False cremazioni, cadaveri fatti a pezzi e buttati nell’ossario: in 16 a processo

I cadaveri venivano depezzati e buttati nell'ossario, invece, di procedere alla regolare estumulazione: famiglie in lutto truffate

Chiedevano soldi a famiglie in lutto per l’estumulazione delle salme dei loro parenti, ma quando si trovavano davanti a cadaveri integri nessun passo indietro: i corpi venivano tagliati, depezzati e all’occorrenza buttati all’ossario.

I cadaveri venivano depezzati e buttati nell’ossario, invece, di procedere alla regolare estumulazione: famiglie in lutto truffate

La procura ha tirato le somme sull’inchiesta aperta un paio di anni fa al cimitero di Prima Porta e chiesto e ottenuto il processo per 13 dipendenti di Ama e 3 titolari di pompe funebri. Si dovranno difendere dall’accusa di vilipendio e truffa in concorso.

Il primo caso risale al 27 gennaio del 2020. Un addetto di un’agenzia funebre ha chiesto a sei addetti Ama di ridurre a pezzi un cadavere contenuto all’interno di un loculo a Prima Porta.

Gli impiegati avrebbero eseguito e poi avrebbero contattato una parente del defunto, chiedendole di pagare 300 euro. “La spesa è necessaria per trasferire i resti in una cassetta più piccola e per lucidare la lapide”, la giustificazione.

In base alla contestazione della procura gli indagati “avrebbero fatto credere alla persona offesa che questa somma aggiuntiva fosse necessaria per procedere alla legittima attività di “estumulazione della salma”.

In realtà avrebbero fatto a pezzi il cadavere e poi avrebbero buttato i resti nell’ossario comune. Solo nel mese di gennaio i carabinieri avrebbero documentato tre casi.

A smascherare la banda sono state alcune telecamere posizionate dai militari del nucleo radiomobile in alcuni vasi davanti a loculi e a tombe. Nella prima udienza, fissata a ottobre verranno ascoltati i primi testimoni.

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Roma, caos al cimitero di Prima Porta: deposito saturo e lunghe attese per le cremazioni