Animali feriti o in difficoltà. Arriva l’app per aiutarli

Aiuta a capire cosa fare nel caso di ritrovamento di uccelli o altri animali selvatici feriti

animali lipu app
Un succiacapre in cura - Foto Irene Alison / Crfs Lipu Roma
Hai trovato un animale ferito e non sai cosa fare? La Lipu ha lanciato un nuovo servizio online, che guida a fare la cosa più giusta. Si tratta di una nuova WebApp per il soccorso alla fauna in difficoltà.

La Lipu lancia una nuova webApp per il soccorso alla fauna in difficoltà

Il soccorso degli animali selvatici in difficoltà è una delle attività più complicate e impegnative, per le associazioni che se ne occupano e per le persone che desiderano prestare soccorso.
Ogni anno, in Italia, decine di migliaia di persone si imbattono in animali feriti o in difficoltà, ricci, rapaci, passeri, volpi eccetera, ma in molti casi non sanno come comportarsi.
Per questo la Lipu ha lanciato un nuovo servizio online, che guida a fare la cosa più giusta.

Si tratta di nuova webApp (clicca qui) per il soccorso alla fauna in difficoltà che aiuta a capire cosa fare nel caso di ritrovamento di uccelli o altri animali selvatici feriti.

«Il soccorso della fauna selvatica – spiega La Lipu –  è una prova della grande sensibilità degli italiani ma al tempo stesso una materia complicata e impegnativa, tra informazioni carenti, amministrazioni non sempre presenti e una normativa che va migliorata. Per questo l’impegno della Lipu crescerà, anche con il nuovo portale informativo per tutti i cittadini.»

«Ogni anno sono decine di migliaia gli uccelli e gli altri animali selvatici, tra cui specie migratrici, a rischio o di particolare interesse conservazionistico, ricoverati nei centri recupero della Lipu e di altre organizzazioni, al fine di curarli e restituirli alla libertà. Molto spesso la filiera del recupero parte da comuni cittadini che, specie in primavera ed estate, si imbattono in rondoni caduti dal nido, falchi feriti, volpi con traumi e molti altri casi analoghi.»

«In queste circostanze, sovente le persone non sanno come comportarsi, tentando a volte invano di rivolgersi direttamente alle amministrazioni pubbliche, che pure dovrebbero disporre di servizi ad hoc, o intervenendo laddove la natura sta semplicemente facendo il proprio corso e ogni ingerenza umana può essere dannosa per l’animale. Ne sono esempio i cuccioli di capriolo o lepre, che devono essere lasciati dove si trovano e non essere in alcun modo toccati, o la maggior parte dei pulcini di uccelli selvatici, che abbandonano naturalmente il nido quando sono ancora incapaci di volare e alimentarsi autonomamente. Contrariamente alle apparenze, questi uccelli continuano a essere seguiti, accuditi e alimentati dai genitori, finché non sono in grado di volare ed essere autonomi.»

La webApp della Lipu è pensata secondo un processo algoritmico che risponderà alle domande più frequenti che i cittadini si pongono: il tipo di animale, le cause della difficoltà in cui versa, il dubbio se raccoglierlo o meno, il pronto soccorso e l’alimentazione di emergenza, le cose assolutamente da non fare e, soprattutto, il centro specializzato più vicino al quale consegnarlo.

In questo senso, il sito elenca, divisi per regione, tutti i centri recupero fauna selvatica operanti in Italia, specificando il tipo di attività svolta, gli orari e i contatti, in modo da mettere in condizione i cittadini di svolgere al meglio l’opera meritoria del soccorso e far sì che gli animali siano consegnati ai centri il prima possibile.

«La materia del recupero della fauna in difficoltà è tra le più complicate e impegnative – ha dichiarato Laura Silva, responsabile del Recupero della Fauna della Lipu – pur a fronte della grande sensibilità delle persone che sempre più desiderano aiutare gli animali. Solo nel 2021 la Lipu si è presa cura di 32mila animali selvatici, rispondendo a qualcosa come 107mila richieste telefoniche. I nostri 10 centri recupero sono costantemente impegnati, così come molti dei nostri 100 gruppi e delegazioni locali.»

«La webApp della Lipu – continua Laura Silva – cui ha contribuito la Nando and Elsa Peretti Foundation, rappresenta uno strumento di grande utilità e persino conforto per le persone, che talvolta si sentono abbandonate a sé stesse. Lo aggiorneremo e arricchiremo costantemente, anche con specifici tutorial, e intensificheremo i corsi di formazione per operatori e volontari. E’ tuttavia necessario che il sistema recupero cresca e migliori in generale, sia sotto il profilo di una normativa uniforme e più efficace, sia sotto quello del sostegno alle associazioni.»

La web App si chiama animaliferiti.lipu.it ed è stata realizzata con il contributo della Nando and Elsa Peretti Foundation.

Foto di copertina di Irene Alison/Crfs Lipu Roma

 

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