Roma, cade dal motorino a causa dell’asfalto sconnesso: ditta di manutenzione indagata

Il pensionato era caduto rovinosamente sull'asfalto, nelle adiacenze della stazione Termini, a causa dell'asfalto sconnesso ed era stato refertato con 40 giorni di prognosi

Roma: un incidente stradale del 2018 trova ora il suo parziale epilogo con la citazione a processo della ditta di manutenzione dell’asfalto.

Il pensionato era caduto rovinosamente sull’asfalto, nelle adiacenze della stazione Termini, a causa dell’asfalto sconnesso ed era stato refertato con 40 giorni di prognosi

Un pensionato di 84 anni – ottantenne all’epoca dei fatti – aveva riportato la frattura della caviglia destra, trauma al torace, escoriazioni  e danni alla cervicale, con ben 40 giorni di prognosi ed era stato costretto pesanti sedute riabilitative per recuperare la piena efficienza fisica.

Il doloroso incidente era avvenuto nel giugno di ormai 4 anni fa in via Giovanni Giolitti, all’altezza del civico 329, vicino alla stazione Termini.

La procura di Roma lo imputa ad una mancata manutenzione della sede stradale da parte della ditta che doveva curarne lo stato per conto del Comune di Roma.

Indagata è finita la rappresentante legale dell’azienda con sede in Abruzzo, a L’Aquila e che aveva in carico la gestione di diverse strade all’interno della città Eterna.

La rovinosa caduta dallo scooter, un Honda, è avvenuto subito dopo che l’ottuagenario era passato in un tratto sconnesso e pieno di buche, verso le otto di sera.

Quattro anni fa gli agenti della polizia locale nel corso dei rilievi hanno confermato che tutto è dipeso dallo stato fatiscente dell’asfalto, in un tratto a senso unico con una sola carreggiata.

Soccorso dai passanti e portato in ambulanza al policlinico Umberto I, venne ingessato alla gamba destro e dimesso con una prognosi di 40 giorni.

Ad avvalorare la tesi dell’accusa il fatto che lo scooterista, come raccontato da testimoni, viaggiasse a velocità più che moderata e sarebbe caduto a causa della ghiaia e dell’asfalto malridotto, senza alcuna possibilità di frenare correttamente.

Il reato contestato è quello di lesioni personali stradali gravi ed il processo è stato rinviato a novembre prossimo per permettere l’audizione della parte offesa e dei testimoni.

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