Regione Lazio, arriva il “pacco mamma”: ecco come funziona

Non solo un "bonus" per l'acquisto di beni di prima necessità: ecco chi lo può richiedere

La regione Lazio vara un aiuto in  più per le donne in gravidanza e che non abbiano una Isee – ‘Indicatore della Situazione Economica Equivalente – superiore ai 30mila euro avranno diritto al “pacco mamma”.

Non solo un “bonus” per l’acquisto di beni di prima necessità: ecco chi lo può richiedere

si tratta di un voucher utile per acquistare i prodotti fondamentali per la vita del neonato e non solo, del quale tuttavia ancora non è stato deciso l’importo, che sarà stabilito in un secondo momento.

Lo ha deciso un emendamento realizzato da Fratelli d’Italia, con primi firmatari i consiglieri Giancarlo Righini e Chiara Colosimo, e approvato dalla maggioranza della Pisana.

Ma nel provvedimento non sono contenuti soltanto generi di prima necessità per il bambino, ma anche percorsi dedicati per il parto che offriranno alle future mamme informazioni tutto il sostegno necessario in un momento tanto delicato.

Si tratta di una misura destinata ad avere molto successo, tanto che alla notizia dell’introduzione di un tale strumento sono già tantissimi quelli che si chiedono come funziona e come richiedere il “pacco mamma” della Regione Lazio.

Per il momento questa novità non è ancora operativa quindi non è possibile farne richiesta.

Spazio in ogni caso a breve per un ulteriore sostegno alle famiglie, che si andrà ad aggiungere a quelli già riconosciuti su scala nazionale, come il nuovo assegno unico per figli a carico e il bonus nido.

In proposito il Gruppo di Fratelli d’Italia in una nota ha dichiarato, raggiante, subito dopo la votazione: “Ringraziamo i colleghi della maggioranza per la grande sensibilità mostrata, questo provvedimento è molto importante e permetterà a tante donne di portare con successo ed in modo più serena la gravidanza”.

In un Paese che fatica a generare nuove vite come storicamente lo è l’Italia  con 1,27 nascite per donna nel 2019, tanto che sempre in quell’anno in Italia sono nati circa 400mila bambini, ovvero 7 nuovi nati ogni 1.000 abitanti per il tasso di natalità più basso dell’intera Unione europea, si tratta di una decisione che va nella direzione opposta ossia favorire la procreazione.

 “Incentivare la natalità – conclude Fratelli D’Italia – è dovere primario delle Istituzioni e l’emendamento approvato oggi va esattamente in questo senso. Oggi la Regione Lazio ha scritto una grande pagina di Civiltà e noi come partito siamo fieri di aver dato il nostro contributo a questo scopo”.

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