Covid-19. Preoccupazione presso il gruppo Sicurezza Pubblica Emergenziale del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, dove si registrano altri tre casi di positività, che si aggiungono ai nove già in malattia.
Una situazione che ricorda quelle avvenute lo scorso dicembre nei comandi di Fiumicino (leggi qui) e di Anzio e Nettuno (leggi qui).
Covid al Gruppo Sicurezza Pubblica della Polizia Locale: il SULPL chiede chiusura sede per sanificazione
A renderlo noto il SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), che punta il dito contro la gestione dell’emergenza da parte dei dirigenti e chiede la sanificazione della sede.
“Sembra incredibile che a fronte di una sequela di contagi da Covid, contagi che culminano oggi in una percentuale di positivi che supera ampliamente il 10 per cento del personale in organico, non si sia ancora proceduto ad una chiusura del gruppo, finalizzata ad una doverosa ed efficiente sanificazione che si veda accompagnata da uno screening dello stato di salute di tutto il personale operante”, ha affermato il segretario romano aggiunto Marco Milani.
“Quando ci si trova in presenza di una situazione che vede oltre dieci positivi su un gruppo di settanta persone – prosegue Milani – non ci si dovrebbe limitare a sanificazioni tampone della durata di un paio d’ore, ne affidarsi alla volontà ed al portafoglio dei singoli al fine di procedere ad uno screening, che vada ad individuare l’eventuale presenza di involontari soggetti portatori sani del virus. Non bisogna dimenticare – conclude il sindacato SULPL – come il lavoro del poliziotto locale, preveda presenza sul territorio e contatto con la cittadinanza, rendendo di fatto più attente misure sulla sicurezza dei lavoratori, una maggiore attenzione alla sicurezza degli stessi cittadini”.
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