Emergenza profughi, troppi pacchi: la Caritas consiglia soldi

"Troppe donazioni materiali, si consigliano contributi economici", le nuove indicazioni della Caritas

pacchi viveri solidarietà natale
Foto di repertorio

La Caritas detta nuove regole per le donazioni. I romani, infatti, si sono rivelati troppo generosi in beni materiali. La  basilica di Santa Sofia a Boccea è stata letteralmente assaltata da pacchi destinati alla popolazione ucraina in guerra e ai profughi fuggiti e sarebbero quasi del tutto esauriti gli spazi di stoccaggio. La Caritas di Roma di conseguenza ha riscritto le indicazioni per le offerte dando lo stop ai pacchi viveri e di vestiario consigliando bonifici.

“Troppe donazioni materiali, si consigliano contributi economici”, le nuove indicazioni della Caritas

Da qui le indicazioni. La prima, puntare sulla raccolta fondi promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana per sostenere le Caritas in Ucraina, le Caritas che accolgono i rifugiati ai confini del Paese e per aiutare le diocesi italiane che accolgono, tra le quali anche la Caritas di Roma. E’ possibile contribuire con donazioni al conto corrente postale 001021945793 intestato a Fondazione “Caritas Roma” – ONLUS (Via Casilina Vecchia 19), causale “Sostegno Ucraina”; bonifico bancario Banco Posta IBAN: IT 50 F 07601 03200 001021945793.

“Evitare di aderire a raccolte di alimenti, vestiario e medicinali se non concordate a livello diocesano o nazionale”, scrive testualmente il portale della Caritas di Roma. Altro consiglio: attivare una mappatura delle risorse disponibili nel proprio territorio per organizzare l’accoglienza: strutture e persone da segnalare all’Area Comunità e Territorio compilando il modulo che si trova in questo link (Info. 06.88815130);

I depositi pieni

Nei pressi della chiesa di Santa Sofia, chiesa ucraina cattolica, infatti, per giorni si sono create fila interminabili di auto e furgoni per scaricare i materiali raccolti (leggi qui). E ora anche i depositi sarebbero pieni.

La chiesa ed il suo comprensorio, infatti, costituiscono dall’inizio della guerra il punto di raccolta e di stoccaggio degli aiuti verso la popolazione ucraina, visibili anche all’esterno della chiesa e depositati anche nei locali parrocchiali.

Nei giorni scorsi anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato nella Basilica di Santa Sofìa a Boccea ed  ha partecipato alla messa.

canaledieci.it è su Google News:
per essere sempre aggiornato sulle nostre notizie clicca su questo link digita la stellina in alto a destra per seguire la fonte.

Assistenza profughi, nasce oggi “Roma Porto Sicuro”