Assalto alla Cgil, condanne annullate: appello bis per nove imputati

Nove le condanne per l'assalto alla Cigil annullate. Previsto nuovo processo di appello per la sola accusa di devastazione per Fabio Corradetti

L'assalto alla Cgil

Assalto alla Cgil: la devastazione non è stata provata, o perlomeno motivata. La I sezione della Corte di Cassazione ha disposto un appello bis per nove imputati di uno dei filoni d’inchiesta per l’assalto alla sede della Cgil (“ridotta a un luogo terremotato”) avvenuto il 9 ottobre 2021.

Nove le condanne per l’assalto alla Cigil annullate. Previsto nuovo processo di appello per la sola accusa di devastazione per Fabio Corradetti

I Supremi giudici hanno annullato con rinvio le sentenze della Corte di Appello di Roma che avevano confermato le condanne per il reato di devastazione sancita in primo grado per alcuni imputati che avevano scelto il rito abbreviato.

L’annullamento è stato determinato da carenze nelle sentenze (di primo e secondo grado), “in ordine alla ricostruzione dei fatti sotto il profilo del turbamento dell’ordine pubblico, oggetto giuridico della fattispecie“, come spiega una nota della Cassazione.

Tra gli imputati che dovranno affrontare un processo bis d’appello per il solo reato di devastazione Fabio Corradetti, vicino a Forza Nuova e figlio della compagna di Giuliano Castellino, Massimiliano Ursino, Mirko Passerini e Claudio Toia, appartenente a un gruppo ultras juventino e considerato dagli inquirenti vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova.

Per Corradetti, figlio di un capo ultras della Lazio, nel frattempo, proprio nei giorni scorsi si sono spalancate le porte del carcere. L’arresto è scattato appena Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 5 anni e 4 mesi di carcere per l’assalto alla Cgil. Condanna, in questo caso inflitta in via definitiva solo per i reati aggravati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.

L’arresto

I giudici della VI Sezione Penale della Suprema Corte hanno, infatti, rigettato il ricorso presentato dai suoi legali contro la sentenza della Corte d’Appello del 17 aprile di un anno fa, rendendola esecutiva.

Corradetti è stato arrestato lo scorso venerdì dai poliziotti della Digos e accompagnato a Rebibbia. Le indagini, coordinate dalla Procura, avrebbero cristallizzato le responsabilità del 23enne nelle violenze consumate quel pomeriggio.

Venne arrestato in via del Corso quando i manifestanti no vax e di altri movimenti, staccandosi dalla sit-in in piazza del Popolo, cercarono di avvicinarsi a Palazzo Chigi, sede del Governo.

Le ultime condanne

A dicembre per l’assalto alla Cgil erano arrivate anche le condanne per gli imputati che avevano scelto il rito ordinario.

Le pene più pesanti sono state riservate a due leader della estrema destra: 8 anni e 7 mesi di carcere a Giuliano Castellino, leader romano del movimento di estrema destra Forza Nuova. Un mese in meno (8 anni e 6 mesi) per il fondatore di Fn, Roberto Fiore, così come per il militante Luigi Aronica.