Ostia, furto nel negozio di abbigliamento: ritrovatI quasi 50mila euro di capi rubati

Ostia, rubati capi di abbigliamento per un valore di quasi 50mila euro: a casa di uno dei due indagati arrestati, trovata tutta la merce con i cartellini del prezzo

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Foto: repertorio

Ostia: furto in un’attività commerciale di Ostia di vari capi di vestiario per un valore di circa 47 mila euro. Gli uomini della squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Ostia hanno arrestato nelle ultime ore due italiani di 45 anni F.G. e C.M. In casa di quest’ultimo indagato per ricettazione è stata ritrovata tutta la refurtiva. Entrambi sono sottoposti all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Ostia, rubati capi di abbigliamento per un valore di quasi 50mila euro: a casa di uno dei due indagati arrestati, trovata tutta la merce con i cartellini del prezzo

Gli agenti della Polizia Giudiziari del Commissariato di Ostia hanno arrestato nelle ultime ore i due  presunti autori del furto avvenuto in un negozio di abbigliamento di Viale Paolo Orlando l’11 gennaio scorso. Il negozio venne letteralmente saccheggiato e vennero sottratti numerosi capi di abbigliamento per un valore complessivo di quasi 50mila euro.

Al termine di una certosina attività di analisi degli elementi acquisiti, gli uomini della Giudiziaria di Ostia, sono riusciti a ricostruire la dinamica di quel furto avvenuto in modo rocambolesco.

Determinante per le indagini, è stata la rilevazione delle impronte digitali lasciate da uno dei due ladri su di una vetrata dell’esercizio. La visione delle telecamere degli edifici limitrofi ha inoltre portato all’individuazione dell’autovettura usata per portar via la merce e scappare.

A seguito delle prove indiziarie, a carico di F.G. un italiano di 45 anni, e del coetaneo C.M. la Procura di Roma ha disposto quindi la perquisizione locale, dell’abitazione di C.M., dove gli agenti hanno rinvenuto la merce rubata, successivamente riconosciuta anche dal titolare dell’attività commerciale di via Paolo Orlando a Ostia.

Sui capi di abbigliamento erano ancora presenti dopo più di un mese, i cartellini dei prezzi e i codici a barre, come se la merce fosse stata lasciata appositamente inalterata e pronte per la ricettazione.

Visti i consistenti elementi di prova emersi nelle indagini, la Procura della Repubblica ha richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Roma, l’applicazione della custodia cautelare in carcere nei confronti di entrambi i sospettati. Ad F.G. è stato contestato il furto, mentre a C.M. viene contestato il reato di ricettazione.

Il Tribunale, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto, per entrambi, l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e al legittimo proprietario è stato restituita la merce sottratta.

Al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati, questi sono da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento e fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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