Tre arresti effettuati a Nuova Ostia dalla Polizia. I pusher, già noti alle forze dell’ordine, videosorvegliano tutto il palazzo per spacciare. Ma non solo. Monitoravano, direttamente dall’androne, grazie a una telecamera a circuito chiuso, l’ingresso e l’uscita del palazzo senza ovviamente avere l’autorizzazione del Garante della Privacy.
Tre pusher in manette: i dettagli dell’operazione
C.G. di 49 anni, C.S. di 19 anni e G.S. di 21 anni si sono resi responsabili in concorso fra di loro del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La palazzina era frequentata da un numero alto di presunti acquirenti che dopo aver fatto accesso, ne uscivano pochi istanti dopo allontanandosi frettolosamente.
Gli agenti del Decimo Distretto, coordinati nello indagini dal commissario Fabrizio Petrucci, venuti a conoscenza dell’attività illegale, hanno iniziato il loro lavoro di appostamento e per non essere visti dalle vedette, anziché fermare in strada i presunti acquirenti e rischiare di essere scoperti, sono saliti al quarto piano dello stabile senza essere visti.
Individuata la casa dei pusher, hanno citofonato e, dopo essersi qualificati, hanno fatto irruzione nell’appartamento, dove hanno trovato soldi in contanti provento dell’attività illecita, cocaina, un proiettile, ma soprattutto un televisore a 40 pollici collegato ad un sistema di videosorveglianza cablato ad una telecamera posta all’ingresso dell’androne del palazzo a piano terra, nascosta all’interno di una scatola elettrica e fermato con del DAS.
Complessivamente sono stati sequestrati 1180 euro. La sostanza stupefacente, posta sotto sequestro, è risultata positiva alle analisi narcotest.
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