È stata fissata per il prossimo 11 gennaio l’udienza preliminare a carico del clochard 54enne accusato di ‘morte come conseguenza di altro reato’ per la scomparsa di Riccardo Pica nel Parco della Madonnetta ad Acilia. Il 16enne sarebbe morto per lo spavento causato dal feroce inseguimento.
Sedicenne morto al parco della Madonnetta, fissata la data dell’udienza preliminare a carico del clochard che lo ha inseguito.
Fa un passo in avanti il procedimento per la morte di Riccardo Pica, il 16enne morto lo scorso 26 febbraio nel Parco della Madonnetta mentre, insieme ad alcuni amici, scappava perché inseguito da un senzatetto armato con un’arma simile a un machete (Leggi qui)
Come spiegato in questo articolo (Leggi qui) il sostituto procuratore Francesco Minisci aveva chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del senzatetto indagato, che è accusato di ‘morte come conseguenza di altro reato’. Secondo la Procura infatti, l’uomo, sarebbe responsabile di aver inseguito Riccardo e i suoi amici e di averlo spaventato fino a farlo morire di paura.
A circa due mesi dalla richiesta è stata fissata la data dell’udienza preliminare che si terrà il prossimo 11 gennaio davanti al GUP di Roma.
La mamma: «spero che finalmente sia fatta giustizia.»
Sua madre Daniela Salustri, assistita dall’avvocato Roberto Maiorana, da subito aveva parlato di tragedia annunciata e aveva posto l’attenzione sulle condizioni di degrado del parco, abbandonato a se stesso dalle istituzioni.(Leggi qui)
«Tutto questa indifferenza nei confronti mio figlio mi uccide ogni giorno di più – commenta Daniela con voce spezzata – nessun ragazzo merita di morire per mano di persone già ritenute pericolose. Nessuno merita la totale indifferenza verso una tragedia così grande. Spero che finalmente la giustizia faccia le cose giuste. Devono pagare tutti i responsabili.»
L’avvocato Maiorana, che assiste la famiglia di Riccardo, spiega che il procedimento si potrebbe concludere subito se il senzatetto dovesse scegliere il patteggiamento o il giudizio abbreviato.
«Siamo in attesa di capire cosa effettivamente sia successo e quali siano le conseguenze – commenta l’avvocato Roberto Maiorana – abbiamo la certezza che il fatto si sia verificato, come ritenuto dal Pubblico Ministero in conseguenza di questo inseguimento brutale avvenuto con una arma simile a un machete. Inoltre ci aspettiamo e lavoriamo per far accertare anche una responsabilità delle istituzioni per la situazione del parco e per la presenza di questa persona che era già stata più volte segnalata.»
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