La Roma Capitale Investments Foundation si scaglia contro la decisione di riconvertire l’ex convento agostiniano di Viale Gabriele D’Annunzio 100 – Roma, zona Flaminio – in polo per rilanciare le attività connesse al mondo della moda e del Made in Italy, del quale vi avevamo dato notizia pochi giorni fa, in un articolo del 13 ottobre (leggi qui).
La Roma investments Foundation gestiva l’immobile dal 2012
Toni aspri, quelli usati in una nota ad hoc diramata dalla Roma Investments Foundation, che si dice sbigottita per la decisione: “Apprendiamo con stupore, da notizie di stampa, che dopo la documentata illegittimità dell’atto di autotutela messo in atto dal Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma lo scorso 22 settembre e per il quale codesta Fondazione ha presentato ricorso presso la V sezione del Consiglio di Stato, lo stesso Dipartimento ha inteso, in pendenza di giudizio, assegnare l’immobile di Viale Gabriele D’Annunzio ad altri usi”. Nel proseguire la propria arringa, la Roma Investments Foundation si rammarica per la quantità di aziende e professionisti che sono stati di fatto sfrattati dalla loro ormai ex sede di Roma: “Chi ha operato in tal senso non si è reso conto di mettere alla porta, oltre alla Fondazione, i venti giovani premiati come miglior Start UP europea e tra le prime 10 al mondo nel settore dell’Intelligenza Artificiale e Cyber Security”.
In particolare, l’associazione che aveva in gestione l’immobile dal 2012, si augura che il prossimo sindaco di Roma sappia meglio gestire la situazione, specificando: “Siamo comunque certi che la prossima Amministrazione, sappia meglio comprendere le ragioni giuridiche e di opportunità nell’assumere decisioni illogiche e in controtendenza con ciò che accade nelle più importanti metropoli del mondo”.
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