Moda mare, quei costumi che rispettano l’ambiente

La sostenibilità ambientale si può praticare anche nella scelta dei costumi da bagno: fatti di fibre sintetiche, rilasciano enormi quantità di microplastiche. Ecco cosa fare

costumi da bagno lei

È ufficialmente iniziata la stagione estiva, la più attesa dopo le lunghe stagioni di pandemia. E’ questo, dunque, il momento di parlare di costumi da bagno. E di scelte da fare per rispettare al meglio l’ambiente.

La sostenibilità ambientale si può praticare anche nella scelta dei costumi da bagno: fatti di fibre sintetiche, rilasciano enormi quantità di microplastiche. Ecco cosa fare

Quest’anno, il vero trend (anche nella moda) è la sostenibilità ambientale, ovvero il ricorso a tessuti il più naturali possibili, con la riduzione o addirittura l’eliminazione delle fibre sintetiche. O, comunque, della possibilità che vengano rilasciate in acqua.

Ecco qualche consiglio per essere davvero al passo coi tempi.

È bene iniziare dicendo che i costumi da bagno sono solitamente fatti di lycra, lastex ed altri tessuti elasticizzati come poliammide ed elastane, tutte fibre sintetiche estremamente dannose per l’ecosistema marino per via delle microplastiche che rilasciano ogni qual volta entrano a contatto col mare.

La CSIRO, Agenzia scientifica nazionale australiana, ha fornito la prima stima globale delle microplastiche presenti sui fondali: si tratta di 14 milioni di tonnellate di microplastiche, più del doppio della quantità di inquinamento da plastica stimato sulla superficie dell’oceano.

È ovvio che il costume da bagno, per sua esplicita vocazione, serve per poter entrare in contatto con l’acqua, quindi le cose sembrano farsi complicate.

Ma niente paura, ecco qualche consiglio per limitare il nostro impatto sull’ambiente e goderci la spiaggia senza sensi di colpa.

Valutare le condizioni dei nostri “vecchi” costumi

Quando si parla di costumi da bagno, non esiste un vero e proprio trend dell’anno in termini di fantasie o modelli (ad esempio, la fantasia tropicale o il classico monocolore vanno sempre di moda). Vale piuttosto la regola del sentirsi a proprio agio.

Se il costume da bagno acquistato l’anno scorso è ancora di nostro gusto, perché non riproporlo anche quest’anno? Continuare ad utilizzare un capo già acquistato non solo sarà meno inquinante (visto che, apparentemente, il rilascio di microplastiche diminuisce nel tempo), ma ci farà risparmiare anche tempo e denaro per acquistarne di nuovi. E non si incrementerà la ulteriore produzione di microplastiche.

Lavare in maniera intelligente

Di norma, è buona abitudine lavare i costumi a seguito di ogni utilizzo (dopotutto è paragonabile alla biancheria intima). La soluzione migliore per limitare i danni ambientali quando si vuole lavare il costume, ma anche qualsiasi capo di abbigliamento sintetico, è utilizzare una busta di filtraggio, come la Guppyfriend, all’interno della quale mettere gli indumenti e, una volta terminato il lavaggio, estrarre i piccoli residui sintetici che si saranno depositati sui bordi, da smaltire nell’indifferenziata.

Quei residui, se non fossero filtrati, si disperderebbero nei condotti dell’acqua per finire irrimediabilmente nel mare, inquinando ulteriormente un ecosistema già molto provato.

Se proprio ne abbiamo bisogno…

Se ci trovassimo tuttavia nell’impossibilità di riutilizzare un costume che già possediamo, è il caso di valutare bene ciò che scegliamo di acquistare.

Ad oggi, essendo la sostenibilità la vera nuova tendenza moda, esistono numerose aziende, piccole e grandi, molte anche Made in Italy, che producono costumi da bagno in maniera sostenibile e con materiali riciclati, come ad esempio Mermaizing e Und Swimwear.

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Linee di costumi in fibra vegetale sono disponibili anche per lui

Spesso, in queste aziende, si utilizza un tessuto derivante da fibre vegetali, in particolare dall’eucalipto (il Lyocell o il Tencell, per esempio) che conserva l’elasticità e la velocità di asciugatura senza rilasciare microplastiche, oppure si realizzano costumi da tessuti sintetici di scarto delle grandi aziende.

Le azioni da compiere non sono tante e non sono complicate, bisogna solamente valutare la reale necessità di acquistare nuovi capi rispetto a quelli che già possediamo e, nell’eventualità in cui sia necessario acquistare nuovi costumi, farlo in maniera consapevole.

Insomma, per sfoggiare un costume davvero di tendenza quest’anno non serve altro che amare l’ambiente.

redazione@canaledieci.it

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