Li hanno bloccati mentre, armati di attrezzi per lo scasso e di una torcia luminosa, stavano saccheggiando le auto in sosta. Una volta arrestati, hanno chiesto di non essere separati ma di raggiungere il Commissariato di Polizia sulla medesima volante.
E’ una specie di Bonny e Clyde del furto la coppia arrestata dalla Polizia mentre saccheggiava auto in sosta. Il giudice decide per loro l’obbligo di firma
E’ una sorta di Bonny e Clyde del furto la coppia arrestata dagli agenti del X Distretto Lido di Roma, diretto da Antonino Mendolia. Si tratta di una coppia di romani, lui B. D. di 40 anni e lei A. E. di 45 anni: dovranno rispondere del reato di tentato furto aggravato in concorso.
Da un po’ di tempo si lamenta la recrudescenza dei furti su auto nella zona di Ostia Ponente (leggi qui). E “visite” in farmacie, supermercati, negozi e autovetture sarebbero stati solo alcuni dei loro obiettivi, furti rigorosamente consumati in coppia. Ed anche in questa occasione hanno tenuto fede alla loro tradizione perché, come più volte riferito dagli stessi nel corso dei precedenti arresti “nel bene e nel male sembra solo una frase di rito, ma in realtà per noi rappresenta l’essenza dello stare insieme”.
Fedeli all’agire insieme, nella notte del 17 giugno, la coppia di romani, con un curriculum copioso di atti giudiziari per reati contro il patrimonio, è stata nuovamente sorpresa dalla volante del X Distretto nei pressi di via Carlo Bosio, subito dopo aver rovistato all’interno di alcune autovetture precedentemente aperte con specifici arnesi da scasso. Di fondamentale importanza è stata la segnalazione fatta da un cittadino al 112 in cui segnalava rumori e persone sospette, con una torcia in mano, nelle immediate vicinanze di autovetture parcheggiate. Immediatamente bloccata dagli agenti, la coppia, come consuetudine, non ha opposto resistenza o tentato la fuga, ma ha chiesto solamente di essere trasportata al X Distretto nella stessa Volante.
Arrestati con l’accusa di tentato furto aggravato in concorso, per loro il Pubblico Ministero di turno ha disposto il rito della direttissima. Le auto aperte dalla coppia sono state tre, in altre occasioni i furti sono stati ancora più numerosi.
In attesa del processo, il magistrato come misura restrittiva ha disposto per loro l’obbligo di firma. Prosegue l’attività degli investigatori del X Distretto per verificare la responsabilità della coppia anche per altri furti analoghi.
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