Roma: aggredito mentre dipinge il murales dedicato a Luana D’Orazio

Jorit Agoch è da diversi anni sulla cresta dell'onda nel mondo della street art, tanto che gli è stato affibbiato il soprannome di "Banksy italiano".

murale luana

Al Pigneto è stato realizzato un murale in ricordo di Luana D’Orazio, la giovane operaia di 22 anni che ha perso la vita sul posto di lavoro lo scorso 4 maggio a Prato. Lo street artist però è stato aggredito mentre realizzava l’opera.

Pigneto: il murale del Banksy italiano in ricordo di Luana D’Orazio

L’opera di street art in ricordo di Luana D’Orazio – la ragazza morta lo scorso 4 maggio sul proprio posto di lavoro – è stata ideata e dipinta dall’artista partenopeo Jorit Agoch sui muri dell’ex Snia, centro sociale situato in Largo Preneste a Roma. Durante la realizzazione del murale il “Banksy italiano“, noto per i suoi famosi ritratti, è stato aggredito da un tossicodipendente intenzionato a rubargli soldi e preziosi per comprare della droga.

L’episodio, come ha sottolineato lo stesso artista napoletano, è stato abbastanza traumatizzante, ma non ha fermato la sua vena creativa e l’opera è stata portata a termine anche per lanciare un importante messaggio:

Le lotte sociali per la sanità per gli spazi comuni, per il lavoro, per la sicurezza sul lavoro – scrive Jorit sui suoi profili social – non hanno nulla a che fare con la droga e con lo sballo.

Oggi  – prosegue – mentre dipingevo il volto di Luana d’Orazio ragazza di 22 anni morta sul lavoro per colpa di una società che mette davanti il profitto alla vita dei lavoratori, sono stato aggredito da un tossicodipendente che con una scusa mi ha dato addosso, un omone di 2 metri con cane altrettanto grosso, il cane ovviamente non è colpa sua (poverino) per difendere il padrone mi ha morso il braccio atterrandomi. Tutto questo per rubarmi una collanina a cui tenevo tantissimo.

Jorit ha fatto sapere di non voler sporgere denuncia per lo spiacevole episodio, e ha mostrato la sua vicinanza ai ragazzi dell’ex Snia in merito alla loro lotta contro la speculazione edilizia e la tutela dei lavoratori.

Spero che questo evento che in tutta sincerità mi ha traumatizzato non poco sia di monito a tutti e magari ci riporti sulla giusta strada e si torni a quelle che sono da sempre e devono tornare ad essere le nostre priorità.” – ha concluso Jorit.

murales luana
Murale realizzato da Jorit in ricordo di Luana D’Orazio

L’artista napoletano Jorit Agoch, soprannominato il “Banksy italiano

30 anni, padre napoletano e madre olandese, Jorit Agoch è da diversi anni sulla cresta dell’onda nel mondo della street art del nostro Paese, tanto che qualcuno gli ha affibbiato il soprannome di “Banksy italiano”.

Dopo i primi graffiti adolescenziali su muri della città, Jorit ha studiato presso l’Accademia delle belle arti di Napoli e poi alla scuola internazionale d’arte Tinga-tinga in Tanzania. Successivamente ha viaggiato in tutto il pianeta, portando la sua arte, tra gli altri, in Sud America e negli Stati Uniti.

I suoi giganteschi ritratti stanno spopolando in tutto il Mondo. Una delle prime opere a dargli grande visibilità è stato il murale raffigurante Ael, la bambina rom nel Parco Merola di Ponticelli. Ma la sua bomboletta si è soffermata anche sul quartiere popolare di Forcella, a Napoli, dove ha realizzato il volto di San Gennaro. Non solo, famosissimo il viso di Maradona e quello di Niccolò, un bambino autistico, nel difficile quartiere di San Giovanni a Teduccio. Molto noti anche i ritratti di Pier Paolo Pasolini e di Angela Davis in due edifici di Scampia.

Segno distintivo dell’artista che ha rivelato la sua identità solo pochi anni fa, sono le due strisce rosse che graffiano tutti i volti che realizza. Un richiamo al rituale africano della scarnificazione, cerimonia che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta ed è legata al momento simbolico dell’entrata dell’individuo nella tribù.

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