Vaccino Sputnik, al via la sperimentazione allo Spallanzani

In corso di verifica la possibilità di somministrare richiami con sieri diversi per chi ha ricevuto una prima dose di AstraZeneca

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Il vaccino russo Sputnik sbarca a Roma: all’Istituto Spallanzani è stato sottoscritto oggi l’accordo tra la Regione Lazio e l’Istituto Gamaleya di Mosca, il centro di ricerca che ha sviluppato il siero, per la sperimentazione in Italia. 

I test verranno portati avanti, appena arriverà il via libera dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), su un doppio fronte: da un lato per verificare la capacità del vaccino di bloccare le varianti brasiliana e sudafricana del virus, dall’altro per esaminare la possibilità di somministrare un richiamo diverso a chi ha ricevuto una prima dose di AstraZeneca. 

Allo Spallanzani firmato l’accordo per sperimentare il vaccino Sputnik

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Sono seicento i volontari che partecipano all’esperimento, finalizzato a dare il via libera, in caso di successo, alla possibilità di effettuare una seconda dose di vaccino con un siero diverso dal primo.

Un’opportunità, se tutto va bene, per coloro che hanno ricevuto una prima iniezione dell’antidoto VaxZevria, il nuovo nome del siero prodotto dal colosso britannico, ora sconsigliato per i cittadini con meno di 60 anni (leggi qui).

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L’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato firma l’accordo con l’Istituto russo Gamaleya

Ai partecipanti, scelti tra coloro che hanno già avuto la prima dose di vaccino con AstraZeneca, verrà somministrata la seconda dose con altri vaccini: Sputnik, Pfizer e Moderna.

A presentare l’accordo il direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani, Francesco Vaia, il direttore scientifico Giuseppe Ippolito e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato.

“Gli scienziati russi che hanno sviluppato il vaccino Sputnik V saranno a Roma, allo Spallanzani, per l’avvio della collaborazione sulla sperimentazione dell’efficacia del prodotto rispetto alle varianti“, fa sapere la Regione Lazio in una nota.

“Questo accordo darà il via alle sperimentazioni, e ci saranno due direttrici”, sottolinea Vaia in conferenza stampa.

“La prima: verificare se Sputnik è in grado di produrre anticorpi neutralizzanti contro le varianti che preoccupano l’Italia”, spiega il direttore dello Spallanzani.

“La seconda direttrice nasce perché c’è una fascia di popolazione perplessa su AstraZeneca, che ribadiamo è un vaccino sicuro e come gli altri. Faremo una sperimentazione, così come hanno fatto altri Paesi Ue, per verificare la possibilità di combinare vari vaccini, Sputnik, o di Pfizer o Modena. Questa è una sperimentazione che offriamo al Paese è una possibile soluzione”, afferma Vaia.

“Siamo pronti a partire già dalla prossima settimana”, dichiara l’assessore D’Amato. “Abbiamo già parlato con il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, che si è detto favorevole, ed è informato anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Questa è una collaborazione importante che rafforza la ricerca, in un momento importante in cui abbiamo una certa turbolenza nei quantitativi di AstraZeneca e delle raccomandazioni su quel vaccino che hanno generato in po’ di ansia“, conclude D’Amato.

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