Lazio in zona arancione, riaprono le scuole ma non le superiori. Ecco quando

Da martedì 30 fine del divieto di spostamenti. Zingaretti: "Si torna in classe, ma solo dagli asili alle medie"

scuola

Il Lazio, con un indice di contagio RT pari a 1, viaggia con decisione verso la zona arancione. Il cambio di colore avverrà però soltanto martedì 30, allo scadere dei 15 giorni previsti dall’ordinanza che ha istituito la zona rossa.

Il governatore Nicola Zingaretti annuncia, a partire dal 30 marzo, la riapertura delle scuole: studenti di nuovo in classe dunque, ma soltanto dall’asilo fino alle medie. Escluse dal ritorno in presenza le superiori, almeno fino a dopo Pasqua.

Lazio, martedì riaprono le scuole. Escluse le superiori, che restano in D.A.D.

 

“Scuola in presenza confermata da martedì 30 marzo, se il Lazio torna in zona arancione”, dichiara Zingaretti tramite un post su Facebook.

“In riunione con l’Unità Covid Regione Lazio. Nel Lazio, se zona arancione, ripartono le scuole in presenza: asili, elementari e medie. Dopo Pasqua potranno riaprire le superiori, garantendo agli studenti di fare il tampone rapido gratuito e senza certificato medico in tutti i drive in della regione”, prosegue il governatore della Regione Lazio.

“Per quanto riguarda le superiori, queste rimarranno chiuse continuando ad assicurare la didattica a distanza”, annuncia Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione Lazio.

“La decisione riguarda le giornate antecedenti le vacanze di Pasqua, cioè il 30 e il 31 marzo, e sarà formalizzata con un’ordinanza regionale a firma del Presidente della Regione Lazio”, continua l’assessore in una nota.

Zona arancione, riaprono negozi e parrucchieri

zona arancione

L’ordinanza che il 12 marzo scorso ha stabilito la zona rossa per la Regione Lazio scade lunedì 29 a mezzanotte.

Da martedì 30, con il ritorno in zona arancione, riapriranno tutti i negozi e le attività economiche: dai parrucchieri ai centri commerciali. Per bar e ristoranti resta invece l’obbligo di effettuare soltanto servizio da asporto.

Cade il divieto di spostamenti: per uscire di casa non sarà più necessario avere l’autocertificazione. Restano però le restrizioni per uscire dal proprio Comune di residenza: vietato muoversi oltre i confini comunali se non per motivi di lavoro, salute o necessità. In questo caso dunque occorre mostrare il modulo al momento dei controlli delle forze dell’ordine.

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