Il Ministero conferma: “Ciclabile di Ostia illegittima”. Labur prepara le denunce

In una nota la Direzione per la Sicurezza Stradale del Ministero Infrastrutture e Trasporti ribadisce di aver notificato il decreto che dichiara illegittimo l’atto istitutivo della ciclabile da parte del X Municipio

piste ciclabili

La pista ciclabile istituita sul lungomare di Ostia deriva da un atto illegittimo. Il Ministero Infrastrutture e Trasporti MIT ribadisce il decreto del 28 dicembre e così facendo dà il via libera alle denunce che Labur, Laboratorio Urbanistico, sta preparando contro i vertici del X Municipio per l’ipotesi sia di abuso d’ufficio che di danno erariale.

E’ una nota del 5 febbraio sottoscritta dal Capo Dipartimento per i Trasporti – Direzione Generale per la Sicurezza Generale, Speranzina De Matteo, a confermare la regolarità del proprio decreto con cui è stata dichiarata illegittima la pista ciclabile sul lungomare di Ostia (leggi qui).

Ribadito il decreto che dichiara illegittimo l’atto istitutivo della ciclabile: Labur prepara le denunce

Va ricordato che il Ministero, nel valutare il ricorso presentato da Labur sulla pericolosità della pista ciclabile, ha incardinato il proprio decreto su due punti:

1) sul tratto del lungomare interessato è illegittima la regolamentazione della viabilità da parte del Municipio Roma X;

2) il Municipio Roma X ha travalicato i limiti del proprio potere istituendo una pista ciclabile.

Contro tale decreto è possibile solo fare ricorso al TAR (60 giorni) o al Presidente della Repubblica (120 giorni). Non è dato sapere se il ricorso sia stato effettivamente presentato dall’Avvocatura Comunale (leggi qui). “Il municipio – contesta Andrea Schiavone, presidente di Labur – invece nella nuova delibera di giunta n.1 del 27 gennaio 2021 con cui ha prorogato la pista ciclabile, ha utilizzato i propri uffici e si è addirittura auto-assolto: ‘… la competenza alla disciplina temporanea della circolazione stradale è del Municipio, contrariamente a quanto rilevato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti’ (leggi qui)”.

Prendiamo atto – prosegue Schiavone – che Roma Capitale, rappresentato dal municipio, di fatto non riconosce la legge e che non ha vergogna a compiere reati contro la Pubblica Amministrazione, ponendosi con alterigia infantile e supponenza davanti all’Ente gerarchicamente superiore. Per tali motivi, LabUr ha dato mandato di valutare una denuncia penale e contabile nei confronti Giuliana Di Pillo, in quanto, in qualità di presidente del Municipio Roma X, ha pieno potere decisionale ad impartire le direttive necessarie alla dirigenza, come sancito dalla Cassazione”. Nel caso in cui le denunce verranno presentate, le ipotesi di reato ipotizzate da Labur sono abuso d’ufficio e, sotto il profilo contabile, di danno erariale.

Alla luce anche di quanto accaduto sabato 6 febbraio, con Ostia paralizzata dal traffico per l’impossibilità di raggiungere la via Cristoforo Colombo attraverso il lungomare su un’unica corsia (leggi qui) è necessario fare chiarezza al più presto su eventuali responsabilità ventilate dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

In merito alle osservazioni di quanti non credono che il MIT abbia emanato il decreto perché non pubblicato tra gli atti del sito ministeriale, la risposta la fornisce direttamente il Capo Dipartimento nella sua nota: “non rientrando tale tipo di decreto ministeriale tra gli atti per i quali vige l’obbligo di pubblicazione sul sito istituzionale”.

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