Su Atac il Campidoglio ignora la sentenza del Tar: “Resterà azienda pubblica”

Il Campidoglio è intenzionato a ignorare la sentenza del Tar, emessa lo scorso 19 gennaio, riguardo Atac: "Resterà azienda pubblica", ha affermato il vicesindaco con delega ai Trasporti Pietro Calabrese.

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Foto di repertorio

Il Campidoglio è intenzionato a ignorare la sentenza del Tar, emessa lo scorso 19 gennaio (leggi qui), riguardo Atac: “Resterà azienda pubblica”, ha affermato il vicesindaco con delega ai Trasporti Pietro Calabrese.

“Abbiamo sempre dichiarato apertamente la nostra volontà politica” – ha continuato Pietro Calabrese su Facebook – Mantenere Atac pubblica per garantire un servizio di trasporto uguale per i romani e tutelare 12mila lavoratori. Per questo abbiamo intrapreso un percorso di rilancio attraverso lo strumento del concordato preventivo. Siamo stati sempre coerenti”.

Privatizzazione di Atac: la sentenza del Tar

La sentenza emessa il 19 gennaio dal Tar, invece, aveva riconosciuto la validità della consultazione locale indetta dai Radicali Italiani.

La votazione, che si è tenuta nel novembre del 2018, si era conclusa con la vittoria del sì. Un trionfo mancato però, per via del mancato raggiungimento del quorum dei votanti. Per questo il Campidoglio non aveva riconosciuto la validità del risultato.

A ribaltare gli eventi erano intervenuti i giudici amministrativi: la sindaca Virginia Raggi, secondo il Tribunale, deve riconoscere la vittoria del sì e dare corso alla privatizzazione dell’azienda dei trasporti capitolina.

Se la prima cittadina dovesse rifiutare il riconoscimento della votazione sarà commissariata, hanno scritto i giudici amministrativi.

Atac, il vicesindaco Calabrese: “Continueremo a lavorare per rendere l’azienda sana ed efficiente”

“Abbiamo lottato per non svendere l’azienda al miglior offerente con un unico interesse: offrire un servizio davvero efficiente dal centro alle periferie, senza differenze. È un percorso lungo e non privo di ostacoli, ma necessario”, prosegue però Calabrese.

“Non si può dire lo stesso di altre forze politiche, che non hanno mai preso posizione contro la privatizzazione promossa dai promotori del Referendum – aggiunge -. Continueremo a lavorare per rendere Atac una società sana ed efficiente”.

“Non ci fermeranno le polemiche di chi vuole svendere la principale azienda di trasporto pubblico d’Europa, un patrimonio che appartiene a noi romani. Gli altri partiti dicano chiaramente se vogliano o meno Atac pubblica. È il momento di gettare la maschera”.

“Per risanare un’azienda che era sull’orlo del fallimento e fare nuovi investimenti ci vuole coraggio. Noi lo abbiamo fatto per i romani”, ha concluso il vicesindaco.

Infine, in una nota il Campidoglio ha proclamato i risultati dei referendum consultivi dell’11 novembre 2018:

“In ottemperanza della sentenza del Tar del Lazio – si legge nella nota – è stata firmata l’ordinanza sindacale con cui si proclamano i risultati dei referendum consultivi in materia di trasporto pubblico locale, svoltisi l’11 novembre del 2018. I risultati sono stati favorevoli ad entrambi i quesiti posti”.

Il quesito n.1 ha registrato 291.587 SI, 94.835 NO, 918 SCHEDE BIANCHE, 943 SCHEDE NULLE, 388.283 TOTALE VOTANTI
Il quesito n.2 ha registrato 286.889 SI, 98.585 NO, 1.621 SCHEDE BIANCHE, 1.168 SCHEDE NULLE, 388.263 TOTALE VOTANTI

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