Fiumicino: aveva abusato della nipote. Arrestato

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Fiumicino: Il Gup di Civitavecchia ha emesso la sentenza di condanna a 5 anni e 2 mesi a carico di uomo di 65 anni. Aveva abusato della nipote.

Un pianto improvviso, in classe. In mezzo ai suoi compagni. Un pianto, apparentemente, ingiustificato ma che nascondeva l’inferno di un baratro che solo da quel momento iniziò ad emergere portando alla luce una storia agghiacciante.

Fiumicino: aveva abusato della nipote. Arrestato

Lara, il nome è di fantasia, era poco più di una bambina quando venne abusata dallo zio. Ieri il Gup di Civitavecchia ha emesso la sentenza di condanna a 5 anni e 2 mesi a carico di quell’uomo di 65 anni che quella ragazzina, la nipote, avrebbe dovuto solo guardarla con tenerezza e rispetto. Al massimo per proteggerla dal mondo esterno e invece no, come spesso purtroppo succede, è stato proprio quel parente a trascinare la dodicenne – che viveva a Fiumicino con la sua mamma –  in un incubo atroce.

Tutto iniziò a ottobre del 2008 con un pianto a scuola.

Tutto iniziò nel novembre del 2018 da quel pianto straziante, a scuola, pianto che si trasformò in un grido di aiuto. Dopo l’orrore, tutto riparte da lì. Le indagini, le domande. La verità di Lara è stata messa in dubbio, esaminata dettaglio per dettaglio, e poi confermata da una perizia. Da quel momento di quella storia orrenda gli inquirenti hanno iniziato a conoscere ogni sfaccettatura. L’orco che forte di quella fiducia che si deve ad un parente s’insinua nelle inconsapevolezze di bambina, fra i dubbi. L’orco che entra di notte, in camera, mentre Lara dorme. La piccola spera sia solo un brutto sogno ma purtroppo non è così, l’orco esiste e in carne ed ossa gira libero tra le mura della casa di famiglia dove i bambini dovrebbero solo sentirsi al sicuro. Per Lara, purtroppo la storia è invece un’altra. Lara certe volte prova a mettere in dubbio sé stessa, un’altra volta scappa ma la verità scava dentro e lei sta male, vomita e piange come a tirare fuori quello schifo che la mente prova a negare.

Quando la storia verrà alla luce a proteggerla saranno un maresciallo dei Carabinieri, una donna, e la scuola.

Anche qui altre donne, esterne al nucleo familiare, ovvero due compagne di classe e un’insegnante che raccolti i dettagli di quell’ignobile abuso li porteranno, sotto forma di testimonianze, fino in tribunale. Da ieri Lara ha iniziato a liberarsi dalle catene della paura. Un giudice le ha dato ragione. Il primo grado di giudizio ha confermato la violenza. Da ieri Lara è un po’ più libera, anche se la strada da fare è ancora tanta.

Fiumicino: aveva abusato della nipote. Gli avvocati: « un grazie va alla scuola e alle forze dell’ordine»

«In questa brutta storia – confermano dallo studio legale degli avvocati Annamaria Anselmi e Maria Grazia Cappelli difensori del padre, costituitosi parte civile – meritano un plauso la scuola e le forze dell’ordine. La prima che ha intercettato il dramma di un abuso sessuale dietro quel pianto inconsolabile, e poi l’Arma dei Carabinieri che con tatto e professionalità ha saputo far emergere un dramma consumato nelle mura domestiche come purtroppo ce ne sono molti.»

L’uomo attualmente si trova agli arresti domiciliari in Trentino Alto Adige.

 

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