Roma, è stata ritrovata da poche ore in zona Don Bosco, seppur molto danneggiata, l’auto rubata alla famiglia con bimba disabile (leggi qui) la Toyota Yaris che serve a trasportare Artemisia, la figlia di Alessia e Fabiana, affetta dalla sindrome di Rett, una malattia neurologica dello sviluppo che interessa il sistema nervoso centrale.
Era partita anche una raccolta fondi per aiutare le due mamme di Artemisia, la bimba affetta dalla sindrome di Rett, ad uscire da questo momento difficilissimo
Il furto era avvenuto circa due settimane fa in pieno giorno a Roma, davanti al plesso “Giovanni Cagliero” dell’istituto Comprensivo Largo Volumnia in via delle Cave. Con un post social le due mamme avevano diffuso online la richiesta a chiunque la avesse vista, la richiesta di ritrovare la preziosa autovettura ed era contemporaneamente stata lanciata, sulla piattaforma Go Found Me, una raccolta fondi aperta a tutti tesa ad aiutare le due madri e la piccola Artemisia a tornare alla normalità e rientrare in parte del grave furto subito. La raccolta ha portato un “frutto” netto di 4.500 Euro.
Da poche ore Alessia, una delle due mamme di questa splendida “famiglia arcobaleno” che non ha mai smesso di lottare, ha comunicato via social che seppur molto malmessa, la vettura ora c’è di nuovo.
“Sembrava una meravigliosa notizia – spiega Alessia – finché non abbiamo appurato che: all’interno dell’auto non abbiamo ritrovato nulla (soprattutto mancano i seggiolini), il portapacchi non c’è più e la macchina che inizialmente neanche partiva alla fine siamo riuscite a malapena a parcheggiarla”.
“Stamattina la faremo portare dall’elettrauto con un carroattrezzi e vedremo ma purtroppo non possiamo non considerare che si tratti di un’auto che ha già i suoi anni. Il grande timore è che costi più ripararla che acquistarne un’altra (ovviamente usata) il che, chiaramente, ci riporterebbe comunque al punto di partenza”.
“Sarà che sono giorni particolarmente difficili – conclude – anche per altri motivi, ma siamo molto preoccupate e scoraggiate. Vi terremo aggiornati. Un grande abbraccio”
Nel post scriptum al post Alessia spiega inoltre: “Inutile dire che, appena sapremo quale sia la reale situazione e decideremo cosa fare, contatteremo uno ad uno tutti coloro che hanno partecipato alla raccolta fondi per informarli e far decidere loro se confermare o revocare il loro prezioso sostegno (in quest’ultimo caso, chiaramente, verranno immediatamente rimborsati”.
Grande dignità e correttezza dunque per queste mamme che adesso faranno di tutto per tornare alla vita di tutti i giorni con grande forza e attorno al post ci sono stati numerosi attestati di solidarietà ulteriori, come ad esempio Daniela, un’utente che in risposta a questo ultimo post dice “Conoscendovi so che siete due persone oneste ed oculate, fate la miglior scelta soprattutto per Artemisia” ed un’altra, Susanna, risponde a mamma Alessia dicendo: “Fate la scelta più sensata per voi, quella che non vi porti a disagi maggiori. Quando avrete risolto (in qualsiasi modo lo abbiate fatto) vedrete se avanzeranno soldi da restituire (temo di no anzi forse dovrete mettere la differenza) e nel caso darli in beneficienza sarebbe una bella cosa”.
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Roma, rubano auto a famiglia con bambina disabile. Le due mamme lanciano un appello social