Una serata speciale per suggellare un patto dei sapori, quelli della “Periferia Iodata” tra mare, terra e cielo che si estende nel comune di Fiumicino. Domenica di gran gala quella del 12 dicembre, offerta nella magia del Castello di San Giorgio a Maccarese con gli invitati chiamati a degustare la sapienza di 13 moschettieri, quelli che hanno dato vita, appunto, a “Periferia Iodata”.
La promozione del litorale attraverso i sapori: tredici chef capitanati dalle stelle Gianfranco Pascucci e Lele Usai lanciano il brand “Periferia Iodata”, agroalimentare a km Zero. La serata di gala
La squadra del gusto è di quelle che fanno venire l’acquolina in bocca solo a nominarne la formazione. Fondatori della “Periferia Iodata” (si può leggere in due modi: da iodio, caratteristico del clima marinaro ma anche, come calambour grafico frutto di lode del Creatore), sono due chef stellati di Fiumicino, Gianfranco Pascucci e Lele Usai, insieme a Marco Claroni e a Benny Gili, per i ristoranti Pascucci al Porticciolo, Il Tino e 4112, l’Orologio di Fiumicino e La Baia di Fregene. Ai quali si sono subito aggiunti per Fiumicino: Alessandro Capponi (Host), Alessandro Pietrini (La Marina), Franco Di Lelio (Pizzeria Sancho), Arcangelo Patrizi (Pasticceria Patrizi), Marco Fiorucci (Gina al Porto Romano) e Luca Pezzetta, Pizzeria Clementina. Per Fregene: Andrea Salce (Il Riviera), Fabio Di Vilio (La Scialuppa Da Salvatore) e Maria Cristina Sebastiani (Rosario). Un gruppo coeso che ha fatto dell’eccellenza a filiera corta un proprio principio ispiratore e fortemente coeso intorno all’obiettivo di valorizzazione del territorio.
A pochi giorni dal lancio del Biodistretto etrusco-romano, dunque, nasce un nuovo progetto inclusivo delle tradizioni e dell’innovazione in cucina che si ripromette di raccontare e promuovere il territorio e le sue eccellenze, la cultura enogastronomica, la formazione e l’ambiente. “È un grande piacere comunicare che finalmente alcune attività della ristorazione del Comune di Fiumicino hanno dato vita a un nuovo progetto di aggregazione – sottolinea il presidente, Gianfranco Pascucci – Periferia Iodata nasce con l’intento primario di voler raccontare e promuovere un territorio, di valorizzare i prodotti della nostra terra, del nostro mare e dei nostri artigiani. Un progetto dal tratto inclusivo che intende accogliere tutti coloro che lavorano con standard di qualità alta, a prescindere dalla tipologia delle attività dei singoli. Vogliamo aggiungere che siamo supportati anche da Ambasciatori del Gusto e da Fare Rete, che insieme contano quasi 100mila esercenti in tutta Italia”.
“L’intento è quello di collaborare con chi vuole tutelare e promuovere il patrimonio enogastronomico e la cultura agroalimentare locale in tutte le sue forme – aggiunge Lele Usai, vicepresidente dell’associazione – valorizzandone i prodotti tipici, le tecniche di lavorazione, i piatti della tradizione e le ricette peculiari che caratterizzano il territorio del litorale laziale e del Comune di Fiumicino in particolare. Per farlo ci proponiamo di organizzare eventi, partecipare a fiere nazionali e internazionali di settore e promuovere ogni altra attività utile a perseguire gli obiettivi prefissati. Valorizzare, tramandare alle nuove generazioni e promuovere la cultura enogastronomica territoriale saranno le nostre priorità. Con l’assessora alle Attività Produttive, Erica Antonelli, stiamo lavorando a una serie di ricette di piatti tipici locali da inserire nella De.Co., il marchio di denominazione comunale di origine per la tutela e la valorizzazione dei prodotti agroalimentari, proprio per rafforzarne insieme valenza, tipicità e qualità”.
“Particolare attenzione verrà dedicata all’educazione, istruzione e formazione professionale – continua Benny Gili, consigliere di Periferia Iodata – nonché alle attività culturali di interesse sociale con finalità educativa e alla collaborazione con le istituzioni e gli enti locali o nazionali, le associazioni di categoria e dell’imprenditoria. Anche la solidarietà è al centro dei nostri interessi: intendiamo promuovere e collaborare a eventi pubblici e privati per raggiungere questi obiettivi”.
“E poi creare un network di professionisti e operatori del settore, di comprovata capacità e competenza con cui elaborare strategie di comunicazione e di promozione turistica con iniziative comuni concordate, collaborando con soggetti pubblici e privati, organismi, movimenti, associazioni o istituti locali e internazionali”, aggiunge Marco Claroni. “La tutela dell’ambiente è un altro tema centrale – conclude Gianfranco Pascucci – in collaborazione con l’ente locale e le altre amministrazioni, abbiamo intenzione di promuovere incontri per stimolare il raggiungimento di soluzioni condivise in grado di migliorare la qualità della vita ben oltre i confini del territorio. Abbiamo sollevato il tema dei rifiuti trasportati dal Tevere, un problema da affrontare e risolvere una volta per tutte. E con l’Assessorato comunale all’Ambiente è allo studio il progetto per trovare alternative all’uso di cassette di polistirolo per il trasporto del pesce. Un’iniziativa nella quale vogliamo coinvolgere l’Asta del Pesce e le cooperative della pesca locale. Avere un pescato di Fiumicino senza più polistirolo, anche a bordo delle imbarcazioni, sarebbe un grande segnale di attenzione verso la sostenibilità ambientale, il mare e la sua biodiversità. Non solo, se riuscissimo ad abbandonare il polistirolo, potremmo proporre, al pari di altre marinerie, di certificare il nostro pescato attraverso un marchio di ulteriore qualità”.
Sotto l’attenta regia del giornalista Fabrizio Monaco, sono state riunite nella sala ricevimenti del Castello di San Giorgio le più importanti firme del giornalismo enogastronomico italiano. Apprezzamenti unanimi per la formula aggregativa e di marketing territoriale sono arrivati a corollario di un menù degustazione corale che, dopo una serie di antipasti sfiziosi e originali, ha portato a tavola nell’ordine: Norcineria di mare, Carpaccio di ricciola e carnacina, Calamari arrostiti alle erbe di macchia, carote fermentate, infuso di calamari, Spaghetti alle telline, Broccoli e arzilla, Panettone artigianale con crema allo zabaione e supplì di riso al panettone.
Una magica alchimia che ha saziato anche i palati più esigenti e che costituisce il viatico per una crescita destinata a portare occupazione e ricchezza. Dimostrando che, oltre l’aeroporto, a Fiumicino c’è molto di più.
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