La presenza della pista ciclabile, o meglio, la riduzione a una sola corsia congestionata dal traffico in direzione Colombo, costituisce un’emergenza. E dal X Municipio si annuncia l’intenzione di avviare il cantiere per la definitiva sistemazione della bikeline.
Vigili del fuoco, ambulanze e volanti imprigionati nel traffico del lungomare ridotto a una sola corsia. L’allarme della Polizia locale a nome della categoria
Ieri, con l’esplosione dell’incendio nella pineta di Castelfusano (leggi qui) i mezzi dei vigili del fuoco hanno impiegato troppo tempo per raggiungere il focolaio. Il tragitto obbligato per i mezzi di soccorso partiti dalla caserma di via Celli, riguarda il lungomare oppure via dei Pescatori, entrambe paralizzate dalle auto in coda. Ed è anche per questo motivo che sono immediatamente intervenuti due elicotteri, rispettivamente della Protezione civile regionale e dei Vigili del fuoco di Roma.
Era già successo con gli equipaggi delle ambulanze Ares 118, con le volanti della Polizia, con le gazzelle dei Carabinieri che faticassero a divincolarsi dai mezzi in coda per spostarsi sul lungomare e nel resto delle strade parallele.
Dal X Municipio è trapelata l’indiscrezione che il cantiere per la realizzazione della pista ciclabile definitiva (quella varata ad agosto dello scorso anno è “temporanea”) aprirà a breve. Un’iniziativa che, tra area di cantiere e impiego di mezzi pesanti, rischia di aggravare una situazione oltre il limite. Tempi di realizzazione preventivati nell’appalto: 90 giorni consecutivi ovvero (contando le pause di sabato, domenica e festivi) almeno quattro mesi di cantiere. Vale a dire l’intera stagione turistica e oltre.
Da questo nasce l’appello lanciato dalla Cisl della Polizia Locale. «Siamo preoccupati per l’imminente inizio dei lavori sulla ciclabile – segnalano Andrea Venanzoni e Raffaele Piciocca, dirigente e rsu Cisl Funzione pubblica – come noto il lungomare sta vivendo mesi di passione per continue congestioni dovute al restringimento della carreggiata. Ci facciamo portavoci dei timori del 118, dei vigili del fuoco e della polizia locale e chiediamo tempi certi, interventi non invasivi su una carreggiata già ristretta e una pianificazione per individuare percorsi alternativi per non paralizzare il traffico». La stessa organizzazione tre settimane fa aveva chiesto pressantemente all’amministrazione di redigere un piano coordinato per mobilità e sicurezza sul litorale ma quella richiesta (leggi qui) è ancora inascoltata come dimostrano questi giorni d’inferno (leggi qui).
Peraltro, è lo stesso team di progettisti di “Risorse per Roma” che perentorio dispone che i lavori sono “da effettuarsi nei periodi in cui gli stabilimenti balneari sono chiusi”. Si sa, però, che le ragioni politiche legate alle imminenti elezioni amministrative spesso hanno il sopravvento rispetto alle prescrizioni di natura tecnica.
In tutto questo il paradosso è che la pista ciclabile del lungomare è stata giustificata (dd 2316/2020) come necessaria per “favorire la mobilità in sicurezza e ridurre il rischio di contagio dei bagnanti sulle spiagge del litorale romano”.
Appalto assegnato con un ribasso del 46%
Intanto, il 25 maggio è stata pubblicata la determina dirigenziale (numero 991/2021 del 26 aprile) di aggiudicazione definitiva dell’appalto per la realizzazione della pista ciclabile definitiva del lungomare. A vincere la gara (base d’asta 1,8 milioni) è stata l’offerta presentata dall’impresa AGV Appalti S.r.l. con il ribasso del 46,123%. Impossibile ipotizzare, con il prezzo praticato, che i lavori possano svolgersi di notte per non interferire con la mobilità urbana.
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Brucia la pineta di Castel Fusano: vigili del fuoco sul posto (VIDEO)
