Alessio D’Amato (Roma): “Bisogna rivedere il peso del coefficiente RT, o presto tutta Italia andrà in arancione nonostante incidenza in calo.“
Nel Lazio, indice Rt attualmente a quota 0,91. Se viene supera la soglia di 1, scatta la zona arancione dal 17 maggio
Questo il commento, dell’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, riferito alle valutazioni settimanali, dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero della Salute, e dal quale trapela il suo atteggiamento prudente, rispetto alla valutazione dell’indice RT.
Già qualche giorno fa, D’Amato aveva dichiarato: “Nel Lazio cala l’incidenza e il numero dei focolai e diminuisce il tasso di occupazione ospedaliera. In una fase in cui l’incidenza è in diminuzione, è opportuno rivedere il peso specifico del coefficiente Rt.”
Nel caso infatti, venga superata la soglia di 1, scatterebbe subito la zona arancione, e questo potrebbe accadere già dal 17 maggio nel Lazio (e comunicata eventualmente il 14 maggio), dove attualmente, l’indice Rt, è a quota 0,91, con il trend in aumento, che lascia pensare che proprio nella nostra regione, la soglia di 1 possa essere facilmente superata.
Nel Lazio, con l’indice Rt al limite, il passaggio a zona arancione, potrebbe avvenire nonostante altre dati mostrino una stabilità se non un miglioramento: “I tassi di occupazione ospedalieri sono entro la soglia, diminuisce l’incidenza a 123 per centomila abitanti. Sono stabili i decessi e le terapie intensive, mentre diminuiscono i ricoveri – conclude D’amato.“
Questa la situazione nelle altre regioni italiane
In quasi tutte le regioni italiane tranne il Molise e la provincia autonoma di Bolzano, l’indice Rt è sotto la soglia 1. Vediamo la situazione nelle singole regioni:
In Abruzzo (0.82); in Basilicata (0.82); in Calabria (0,74); in Campania (0.95); in Emilia-Romagna (0.92); in Friuli-Venezia Giulia (0.78); nel Lazio (0.91); in Liguria (0.96); in Lombardia (0.92); Marche (0.94); in Molise (1.25); in Piemonte (0.84); in Puglia (0.91); in Sardegna (0.74); in Sicilia (0.89); in Toscana (0.88); in Umbria 0.93; in Valle d’Aosta (0.93); in Veneto (0.95); in Bolzano (1.07); in Trento (0.97).
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