Torrespaccata, lite tra clochard per le elemosina finisce nel sangue: arrestato un 49enne

La lite tra clochard è degenerata al punto che uno dei due è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale

Una lite tra clochard per chiedere le elemosina davanti all’uscita di un supermercato situato in via di Torrespaccata si è conclusa con il ricovero in ospedale di uno straniero di 38 anni di nazionalità rumena e l’arresto del rivale, un connazionale di 49 che lo aveva aggredito provocandogli un grave trauma cranico.

La lite tra clochard è degenerata al punto che uno dei due è stato ricoverato in codice rosso all’ospedale

I fatti risalgono al 6 marzo scorso, quando i due hanno iniziato un’accesa disputa su chi avesse la priorità nel prendere posto nel parcheggio situato davanti all’esercizio commerciale per domandare offerte ai clienti che entravano o uscivano con la spesa.

Il diverbio è presto degenerato e i due sono venuti alle mani tra calci, pugni e spintoni fino a quando, ad avere la peggio, è stato il più giovane, atterrato da un colpo molto violento, sferrato in faccia, che lo ha fatto cadere a terra senza coscienza.

Alla scena hanno assistito diversi testimoni che hanno subito allertato il numero unico delle emergenze 112. Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri della Stazione Roma Alessandrina e un’ambulanza del 118 che ha trasportato il ferito in codice rosso presso il Policlinico di Tor Vergata dove è stato soccorso e trattenuto in osservazione, pur non essendo in pericolo di vita, a causa di un trauma cranico che ha comportato una prognosi di 45 giorni.

I militari dell’Arma, ricostruito l’accaduto, e visti i gravi indizi di colpevolezza a carico del 49enne, anch’egli senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, dopo averlo rintracciato nei pressi del luogo dell’aggressione lo hanno tratto in arresto perché gravemente indiziato del reato di lesioni gravi ai danni del 38enne.

La misura cautelare è stata confermata dal tribunale di Roma che ha convalidato il fermo e disposto per l’indagato la permanenza presso il carcere di Regina Coeli in attesa degli ulteriori sviluppi giudiziari della vicenda.

E’ opportuno ricordare che qualsiasi persona fermata, denunciata, arrestata, indagata, imputata, sottoposta a indagini preliminari o rinviata a giudizio in ogni stato e grado dl procedimento penale deve essere considerata innocente sino a che venga pronunciata una sentenza di condanna definitiva nei suoi confronti.