Allerta alimentare del Ministero della Salute: la richiesta di ritiro di un prodotto contaminato da Escherichia coli

Rischio microbiologico e presenza di Escherichia coli, in un prodotto in vendita sul banco del fresco

Immagine non collegata all'allerta alimentare

Arriva dal Ministero della Salute, la nuova allerta alimentare che stavolta riguarda il settore pescheria dei punti vendita tra cui la grande distribuzione organizzata, con un richiamo per rischio microbiologico e presenza di Escherichia coli, in un prodotto in vendita direttamente sul banco del fresco.

Rischio microbiologico per la presenza di Escherichia coli, in un prodotto in vendita sul banco del fresco

Il Ministero della Salute ha diramato l’importante allerta alimentare che  riguarda in particolare un lotto di cozze commercializzato dalla Mitili Olbia SocietĂ  Cooperativa.

A causa della presenza di Escherichia coli in quantitĂ  superiore ai limiti consentiti, il prodotto deve essere ritirato dal mercato e chi lo ha giĂ  comprato dovrĂ  riportarlo al piĂą presto al punto vendita.

Come riconoscere le confezioni di cozze e il lotto richiamato

Il prodotto, che si presenta in confezioni a retina da 2 kg, è stato distribuito nelle pescherie della grande distribuzione a partire dal 19 dicembre, ma come noto, può resistere in frigo anche qualche giorno, prima di essere cucinato per abbattere gli agenti patogeni e rendere i mitili innocui.

Le cozze coinvolte nel richiamo sono quelle prodotte da Arsellatori e Mitilicoltori Olbiesi S.n.c. e distribuite dalla Mitili Olbia SocietĂ  Cooperativa, con sede in Via Estonia 18 a Olbia (SS).

Il lotto interessato dal richiamo è il B5/16/12/24, che non andrĂ  consumato per l’elevata presenza di Escherichia coli, e che ne ha reso necessario il ritiro immediato del prodotto dal mercato.

L’Escherichia coli

L’Escherichia coli è un batterio comunemente presente nell’intestino di animali a sangue caldo, incluso l’uomo. Se ingerito in quantitĂ  elevate, può provocare gravi intossicazioni alimentari con sintomi come diarrea, vomito, crampi addominali e, nei casi piĂą gravi, febbre alta e disidratazione.

Il Ministero della Salute sta monitorando attentamente la situazione e sta collaborando con le autoritĂ  sanitarie regionali e le aziende coinvolte per garantire la sicurezza alimentare dei consumatori.