Una giornata di vento che ha alzato un velo di scandalo sulle spese pazze sostenute dal Comune di Fiumicino per le luminarie di Natale ma, soprattutto, messo a rischio la pubblica incolumità di chi si trovava in via della Torre Clementina nel pomeriggio di oggi venerdì 20 dicembre.
Luminarie strapagate anche quest’anno dal Comune di Fiumicino, la tempesta di oggi le ha trasformate in pericolose palle da bowling
“Avete mai visto 180mila euro che rotolano per strada? E’ quello che è successo nella zona commerciale dove le strutture decorate con le luci a led si sono staccate dal suolo per rovesciarsi in un’area molto frequentata anche da famiglie che vanno a spasso con i bambini”, attacca Paola Meloni consigliera comunale di opposizione per la Lista Civica Ezio Sindaco nel parlamentino locale della cittadina tirrenica.
Si dice, normalmente, che errare sia umano ma che perseverare sia addirittura diabolico. Ed è ciò che si cela dietro un vero e proprio scandalo che va oltre il legittimo dubbio su come la società incaricata, tramite affidamento diretto, dal sindaco Mario Baccini di realizzare i giochi di luce abbia provveduto ad ancorare le sagome illuminate. Peraltro di proporzioni tutt’altro che trascurabili.
Così le folate che hanno imperversato anche sul litorale di Fiumicino hanno travolto uno scoiattolo che si è trasformato in un albatros schiantandosi sul marciapiedi a pochi passi dai tavolini di un locale, mentre un’altra struttura metallica di forma sferica ha percorso diversi metri prima di arrestarsi. Un vero e proprio disastro che ha sollevato la reazione indignata di Paola Meloni che già l’anno scorso aveva chiesto di fare chiarezza sulle modalità con cui erano state stanziate cifre importanti per addobbi luminosi posizionati più o meno nella stessa area di quelli volati oggi.
“C’è stata una tempesta di vento importante, sono caduti anche rami di alberi ma non è certo una novità che a Fiumicino e dintorni d’inverno e nel periodo di Natale si possano abbattere sulla costa perturbazioni anche molto violente -puntualizza Meloni- ma questo non giustifica le conseguenze molto gravi che si sarebbero verificate se le strutture avessero colpito qualcuno o fossero finite contro le auto che transitano sulla via. Vogliamo sapere perché le luminarie hanno ceduto e come sono stati fatti anche i collegamenti elettrici”.
Le radici del dossier luminarie affondano nelle spese per il Natale del 2023
Il dossier luminarie 2023 era già finito al centro di un’inchiesta della trasmissione Report che chiese, tra l’altro, conto al sindaco dell’importo delle spese sostenute oltre che delle modalità con cui il bando era stato affidato alla stessa impresa che le ha allestite nei giorni scorsi.
“Il sindaco -prosegue Meloni- rispose in modo sprezzante che l’anno successivo le avrebbe raddoppiate il che lascia stupefatti sia perché stiamo attraversando un periodo difficile dal punto di vista economico, sia perché in un comune di 83mila abitanti e con oltre 14 località disseminate in un territorio importante dal punto di vista turistico le risorse destinate agli addobbi natalizi avrebbero dovuto essere distribuite con senso di equilibrio e di equità”.
“Alle quattro Pro Loco sotto l’ombrello delle quali sono riunite zone di assoluto valore sono andate le elemosina. Fregene e Maccarese -incalza la consigliera della Lista Civica- hanno ricevuto appena 13mila euro, a Torre in Pietra e Aranova sono andate mancette tra l’altro con grande ritardo e con effetti estetici davvero deludenti”.
“E’ una situazione grottesca anche perché le luminarie di Fiumicino non sembrano neppure accomunate da un filo conduttore coerente. Da una parte c’è uno scoiattolo gigante e poi si gira l’angolo e dall’altra ti ritrovi la sagoma stilizzata di un aeroplano. Chiederemo una puntuale verifica della rendicontazione delle spese ma soprattutto –conclude Meloni– trasparenza sui motivi per cui le luminarie sono volate in mezzo alla strada”.