Crisi filiera agroalimentare: la Coldiretti chiede di tutelare il Made in Italy

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L’emergenza sanitaria sta colpendo duramente l’economia di ristoranti e agriturismi. La Coldiretti si augura l’adozione di nuove misure che possano tagliare i costi del lavoro.

Crisi ristoranti e agriturismi, Coldiretti: “Tuteliamo il Made in Italy”

“L’emergenza sanitaria sta condizionando l’intera filiera agroalimentare. I ristoranti, ad esempio, perdono 6 clienti su 10 a causa delle nuove limitazioni di orario imposte dal Governo”.

E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti: “A rischio ci sono migliaia di posti di lavoro”, ha affermato il presidente regionale dell’associazione David Granieri che prosegue – sono indispensabili misure come il taglio dei costi con la decontribuzione protratta anche per le prossime scadenze.

Un altro settore fortemente penalizzato dal lockdown è quello degli agriturismi che conta nel Lazio 1280 aziende e 15mila posti letto. Servono finanziamenti a fondo perduto che possano aiutare ad incentivare l’utilizzo del Made in Italy.

La Pisana ha recentemente approvato il bonus che prevede il 30% di rimborso a chi compra prodotti agroalimentari locali (leggi qui). E’ questa la strada da perseguire.

Un’altra conseguenza negativa è relativa al calo dell’export a causa del lockdown in Germania. Per fronteggiare gli effetti della pandemia vanno aiutate le imprese a superare questo difficile momento e va preparata la ripresa con un piano straordinario di internalizzazione, con la creazione di nuovi canali e a una massiccia campagna di comunicazione per le produzioni nostrane”.

Intanto, il Governo sta lavorando ad un decreto ristori-bis che stanzierà ulteriori aiuti a commercianti, ristoratori e partite IVA, modulandoli in base alle restrizioni previste dal nuovo DPCM.

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