Dopo la chiusura di un bar di Mentana e l’arresto del titolare, gravemente indiziato di detenzione e spaccio di cocaina, hashish e marijuana dietro al bancone della sua attività, un nuova notifica di chiusura è stata eseguita oggi nei confronti di un altro bar di Monterotondo.
Dopo l’arresto del titolare di un bar della droga, chiusa dal Questore un’altra attività dell’hinterland della Capitale
A Roma e dintorni, la lotta contro lo spaccio degli stupefacenti passa sempre più dal bancone dei bar e del locali della movida soprattutto nell’hinterland della Capitale dove in queste ore, è scattata un’altra chiusura per reati collegati agli stupefacenti.
Meno di una settimana fa era stata la Polizia del Distretto Tor Carbone ad effettuare un controllo a sorpresa in un bar di Mentana, con l’arresto del titolare colto in flagranza con uno strano rifornimento.
Dietro al bancone del bar diversi involucri di cocaina, hashish e marijuana e denaro contante, non avevano lasciato molti dubbi agli operanti sul menù di stupefacenti offerto dall’uomo, che vistosi scoperto aveva mostrato parte del suo carico.
Questa mattina poi una nuova segnalazione, aveva portato i militari in un bar di Monterotondo, dove al titolare dell’attività è stato notificato il provvedimento di chiusura.
Il provvedimento, che è stato emesso su proposta dei Carabinieri, dal Questore di Roma, sarebbe arrivato al termine di attività di osservazione e accertamenti di settimane nel locale, risultato un abituale ritrovo di persone pregiudicate e pericolose, in particolar modo per reati in materia di sostanze stupefacenti.
L’esercizio commerciale, era dunque rientrato a pieno titolo nella mappa dei bar della droga tra la Capitale e i comuni dell’hinterland.
L’attività delle Forze dell’Ordine lo scorso anno, aveva portato ad intercettare il business dello spaccio mescolato a quello dei caffè, in un bar del Gianicolo, e in un cocktail bar dell’Eur, con il caso tragico della morte di un giovane, deceduto per overdose.
La droga anche in quel caso, sarebbe stata comprata e assunta dalla vittima sul posto, insieme ad almeno altri quattro giovanissimi clienti.