Gli agenti del X Gruppo Mare della polizia locale di Roma Capitale hanno provveduto a sbarrare via di Castel Fusano questa notte, sabato 2 dicembre intorno alle ore 4.50 nel tratto compreso tra via dei Pescatori e via Carlo Maviglia. La chiusura tiene contro delle disposizioni contenute nell’ordinanza urgente numero 130 varata ieri dal sindaco Roberto Gualtieri per la prevenzione di incidenti e di danni alle cose o alle persone correlati all’allerta gialla per il vento diramata dalla protezione civile della Regione Lazio.
Divieto di transito su via di Castel Fusano e Pescatori mentre a Ostia imperversa una tempesta di sabbia
La chiusura di via di Castel Fusano sarà temporanea e avrà efficacia sino a “cessate esigenze”, vale a dire quando le condizioni meteo ritorneranno gradualmente alla normalità.
Un divieto di transito presidiato dagli agenti della polizia locale, ma senza transenne, è stato poi posizionato anche su via dei Pescatori dall’incrocio con via di Casal Palocco in direzione Ostia fatta eccezione per il transito locale e i residenti che devono raggiungere la zona abitata all’interno del quartiere residenziale di Nuova Palocco.
Il nuovo provvedimento replica, in parte, il contenuto delle misure varate lo scorso 28 novembre dal Campidoglio per fronteggiare l’emergenza connessa ai forti venti di burrasca attesi sulle coste e alla tenuta statica delle piante ad alto fusto nei parchi e nei luoghi pubblici della capitale (leggi qui).
L’ordinanza n. 130 ribadisce, infatti, la necessità di prestare cautela quando ci si trova in zone costiere o in località litoranee evitando di sostare sui pontili e sui moli pericolosamente spazzati dal vento.
A partire da oggi viene altresì imposta la chiusura dei cimiteri del Verano e di Flaminio a prima Porta proibendo la circolazione dei mezzi pubblici e privati di trasporto su alcune strade tra le quali, appunto, via di Castel Fusano che è fiancheggiata da numerosi pini alcuni dei quali in non buone condizioni di salute.
Vengono poi enunciate alcune raccomandazioni destinate alla cittadinanza per circoscrivere l’accesso, il transito e la circolazione nei giardini, nei parchi e nelle ville storiche.
E’ consigliato di evitare, se possibile, la sosta all’aperto in particolar modo nelle zone maggiormente esposte al vento cercando di rimanere in una posizione riparata, per ovviare alla potenziale caduta di oggetti dall’alto come i vasi di fiori esposti sui terrazzi degli edifici.
E ‘opportuno fare attenzione alle strutture mobili, come i tendoni, i gazebo, le impalcature, le tensostrutture espositive o commerciali temporanee che potrebbero essere disancorate dalle forti correnti d’aria.
Va evitato l’attraversamento e la sosta nelle aree verdi e strade alberate per il possibile verificarsi di rotture di rami, anche di grandi dimensioni, o del rischio di caduta alberi che potrebbero colpire le persone e invadere le carreggiate travolgendo anche i veicoli in transito.
L’ordinanza suggerisce infine di prestare cautela quando ci si trova alla guida di autoveicoli, in special modo se telonati oppure caravan e motoveicoli per evitare sbandamenti dovuti alle della raffiche di vento e all’occorrenza, fermarsi in attesa.
Su Ostia forti raffiche di vento e di sabbia invadono la carreggiata mettendo a rischio la circolazione stradale
Le fortissime raffiche di vento che imperversano da questa mattina sul Lido di Ostia stanno creando difficoltà ai pedoni che si sono avventurati nelle zone più prossime alla spiaggia ma anche alla circolazione stradale a causa dei mulinelli di sabbia che stanno depositando sull’asfalto un sottile e al tempo stesso insidioso velo di silicio.
Le zone maggiormente interessate da questo fenomeno sono sul Lungomare Duca degli Abruzzi, sul lungomare Paolo Toscanelli e sul cosiddetto “curvone” in prossimità di piazzale Magellano dove la sede stradale è meno protetta anche a causa dello scarso sbarramento offerto dal basso muricciolo di divisione tra il marciapiedi e la pista ciclabile da un lato e spiaggia dall’altro.
Le correnti di burrasca che hanno spinto le onde e le correnti marine con violenza verso la linea costiera hanno riacceso i riflettori sull’emergenza erosione tornata a riacutizzarsi nei giorni scorsi in quelle zone del Lido di Levante maggiormente esposte alla distruzione degli arenili e delle strutture di alcuni stabilimenti balneari e dove si sono registrati nuovi crolli nonostante il fatto che le condizioni meteo marine non destassero alcuna preoccupazione (leggi qui).
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