La procura di Tivoli ha messo la parola fine all’incubo e al dolore vissuto da una donna che è stata malmenata, tormentata e perseguitata dal suo ex, anche tramite telefonate e pubblicazione di minacciosi post sui social, nell’intento di terrorizzarla. Un 30enne di Tivoli è stato sanzionato ufficialmente nella giornata di ieri, venerdì 21 luglio, per le condotte violente e da stalker che per molto tempo hanno generato paura e un grave stato d’ansia nella vittima, che ora potrà finalmente tirare un sospiro di sollievo.
Botte, insulti, pedinamenti e offese social alla sua ex sono costati l’applicazione del braccialetto elettronico e il divieto d’avvicinamento ad un 30enne di Tivoli
Sia durante che al termine della loro relazione sentimentale, il 30enne ha spaventato e malmenato in diverse occasioni la propra compagna, e ora è indagato con gravi indizi di colpevolezza raccolti a suo carico dalle forze dell’ordine per i reati di lesioni personali, atti persecutori e lesioni ai danni della sua ex, con la quale conviveva.
Pochi mesi, la durata del loro legame sentimentale, ma sufficienti man mano ad aumentare l’aggressività e la violenza delle condotte dell’indagato ai danni della donna, alla quale non era permesso uscire da sola con le amiche e che veniva controllata costantemente, con il suo cellulare di fatto messo “sotto chiave”, isolandola dagli affetti e facendola vivere segregata, in un clima soffocante.
Lasciato il suo uomo, la ragazza sperava di trovare pace e serenità, ma al contrario l’indagato ha proseguito anche danneggiando la casa della donna, bucandole gli pneumatici dell’auto e nonostante lei si fosse trasferita in un’altra abitazione, il bruto riusciva costantemente a ritracciarla per offenderla, incurante della sofferenza che le provocava.
Post minatori, insulti via facebook e neppure la protezione e la presenza offerta alla malcapitata, in alcuni casi, dagli amici di lei, hanno permesso di fermare la sequela di follie ai suoi danni.
Fortunatamente parenti, amici e la famiglia della ragazza l’hanno sostenuta, fino a quando non è arrivata la decisione del Giudice per le Indagini preliminari che ha disposto contro lo stalker l’applicazione del braccialetto elettronico e l’assoluto divieto d’avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna.
Come sempre ricordiamo in questi casi ai nostri lettori che gli indagati vanno considerati presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, con le prove che si formeranno eventualmente nel corso del processo e fino ad una definitiva sentenza di condanna, esauriti tutti i gradi di giudizio.
Recentemente, in un altro nostro articolo, vi avevamo raccontato di come un uomo aveva perseguitato per diverso tempo l’avvocatessa della controparte con messaggi, telefonate ed email minacciose, anche presentando un esposto infondato al consiglio dell’Ordine di d’appartenenza della donna, venendo condannato per stalking a 8 mesi di reclusione con pena sospesa e imponendo al 34enne sanzionato, la libertà vigilata per il periodo di un anno.
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