Perseguita l’avvocata della controparte: condannato per stalking

Perseguita per mesi l'avvocata della controparte: trentenne condannato per stalking. L'Ordine degli avvocati parte civile

Lo stalker minacciava e pedinava l'avvocata
Lo stalker perseguitava la vittima anche con decine di messaggi e chiamate al giorno anche da numeri nuovi o anonimi

Perseguitare l’avvocata della controparte con telefonate, messaggi e mail minacciose, addirittura presentando un esposto infondato al Consiglio dell’Ordine d’appartenenza della vittima prefigura il reato stalking. È la decisione del Gup di Roma, Angela Gerardi che, ieri, ha condannato un uomo di 34 anni a 8 mesi di reclusione (con pena sospesa) disponendo la misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno.

Perseguita per mesi l’avvocata della controparte: trentenne condannato per stalking. L’Ordine degli avvocati parte civile

Il giudice inoltre, pur ritenendo la capacità di intendere del soggetto grandemente scemata, non solo non ha riconosciuto le attenuanti generiche, come richiesto dal pm, ma ha anche condannato l’uomo al risarcimento dei danni in favore di tutte le parti civili – l’avvocatessa, la sua cliente e il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma – da determinarsi poi come avviene in questi casi in sede civile.

Il trentenne aveva prima cominciato a perseguitare una giovane commercialista e poi la sorella avvocata nominata a sua difesa. Proprio quest’ultima è stata pedinata ma anche perseguitata a lungo con telefonate mute, messaggi minacciosi e perfino con un delirante esposto anonimo fatto pervenire al Consiglio dell’Ordine della Capitale, tanto da spingere l’avvocata a rinunciare il mandato.

Proprio il COA Roma, rappresentato dall’avvocata Giovanna Gallo, si è costituito in giudizio come parte civile.

Abbiamo voluto sostenere la collega non solo perché come Ordine forense romano prestiamo particolare attenzione alle questioni di generespiega il Presidente Paolo Nestama anche a tutela e difesa della dignità dell’Avvocato, che deve essere libero sempre di esercitare la professione senza condizionamenti di sorta. Per questo siamo molto soddisfatti della pronuncia del GUP, la dottoressa Gerardi, che ha riconosciuto in maniera limpida e cristallina il principio dell’indipendenza dell’Avvocato”.

Ci auguriamo – aggiunge Nesta – che la decisione rappresenti un monito per tanti che pongono in essere comportamenti non consoni nei confronti dei loro legali“.