Guidonia: terrore allo stato puro all’ufficio postale di via Giovanni Pascoli 21, in località Setteville, quando due malviventi armati hanno fatto irruzione all’interno e portato a termine una rapina con un lavoro da veri professionisti, pistola in pugno e a volto coperto.
Armata e a volto coperto, la coppia di banditi è entrata alla posta e si è fatta consegnare tutto l’incasso dai dipendenti, per poi fuggire
Rapidi, risoluti, e, a quanto filtra dalla dichiarazione rilasciata dai dipendenti delle poste ai carabinieri di Tivoli, i criminali parlavano con accento italiano.
A seguito dell’evento criminoso l’ufficio postale è stato immediatamente chiuso per permettere lo svolgimento dei rilievi.
I fatti sono avvenuti questa mattina, 3 febbraio, intorno alle 8, quando i rapinatori hanno fatto man bassa di un ingente bottino in denaro, con la cifra sottratta che al momento non è stata ancora comunicata dalle forze dell’ordine intervenute sul posto una volta che i delinquenti avevano già fatto perdere le loro tracce e l’allarme era scattato.
Tuttavia sembra trattarsi di rapinatori esperti che, tramite l’analisi delle telecamere di videosorveglianza presenti internamente ed esternamente all’edificio, si spera possano essere assicurati alla giustizia.
Quella delle rapine è una piaga che si sta riproponendo con preoccupante frequenza in questo inizio d’anno.
In particolare in un altro nostro articolo vi avevamo raccontato della rapina messa a segno da altri tre banditi armati che, con la scusa di voler vedere un anello di grande valore, sono entrati in una gioielleria in zona Tuscolana e poi minacciando la titolare con un’arma da fuoco se lo sono fatto consegnare e poi hanno fatto perdere le loro tracce (leggi qui).
Mentre, rimanendo a Roma, vi abbiamo descritto il blitz di altri rapinatori che hanno fatto man bassa di un grosso carico di sigarette contenuto in un furgone e dopo aver minacciato e malmenato l’autista se ne sono appropriati per poi darsi alla macchia (leggi qui).
Altrettanto grave è stato l’assalto ad un bar da parte di un residente del posto che sotto la minaccia di un taglierino si è fatto consegnare l’incasso del locale da una dipendente, ma, dopo qualche ora è stato ritracciato ed arrestato a Santa Maria delle Mole, frazione di Marino (leggi qui).
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