Tragedia nel lago di Giulianello, nel territorio di Cave, dove nel pomeriggio di oggi, lunedì 3 ottobre, la squadra dei sommozzatori dei vigili del fuoco ha rintracciato e recuperato il corpo di Alessandro Scipioni, un 38enne del posto ed esperto pescatore, uscito ieri sera per una battuta sul lago e non rientrato a casa.
Il corpo recuperato nel lago a cinque metri di profondità dai sub dei vigili del fuoco
Il trentottenne che aveva la passione della pesca alle carpe, in base ai primi accertamenti, sarebbe annegato nel tentativo di riportare a riva un barchino elettronico utilizzato per posizionare le esche. Un attrezzo che era andato in tilt e non rispondeva più agli impulsi del telecomando. Nel tentativo di recuperarlo il pescatore è annegato nelle acque profonde e gelide del lago.
A segnalarne la scomparsa la compagna che non lo aveva visto rientrare e già temeva una disgrazia. L’uomo, infatti, non era solito sparire.
Sono stati i carabinieri, appena ricevuta la segnalazione, ad allertare la sala operativa dei vigili del fuoco di via Genova che a loro volta hanno inviato nel lago di Giulianello il personale del nucleo sommozzatori e la squadra territoriale di Colleferro per scandagliare il fondale.
Le operazioni di ricerca effettuate dai sommozzatori tramite attrezzature speciali ha portato al ritrovamento del corpo del pescatore ad una profondità di circa 5 metri e ad una distanza di circa trenta metri dalla sponda del lago.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Artena e Colleferro. A loro il compito dei rilievi e di informare la famiglia. Le ricerche si erano concentrate nel lago anche perché Alessandri Scipioni aveva informato la famiglia che sarebbe uscito per pescare ed è proprio lì, a bordo lago, che è stata trovata la sua piccola tenda con l’attrezzatura per la pesca.
Il corpo è stato messo a disposizione dall’autorità giudiziaria all’istituto di medicina legale dell’Università Tor Vergata per accertare le cause della morte. Non ci dovrebbero, però, essere sviluppi giudiziari: si è propende per una terribile disgrazia. Sul corpo nessun segno di violenza.
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