Gli uccellini si sono ritrovati all’improvviso senza nido, buttati giù, a terra, assieme agli alberi abbattuti. Hanno lasciato una scia di tristezza gli abbattimenti di olmi di ieri lungo viale dei Quattro Venti da parte del Campidoglio. Tanti uccelli sono morti, altri si sono ritrovati soli e senza un tetto, insomma senza un ramo col loro nido.
Con gli abbattimenti gli uccellini sono caduti giù: monta la protesta degli animalisti
La scena desolante di nidi distrutti e piccoli indifesi ha immediatamente scatenato la reazione indignata degli animalisti. Nella mattinata di oggi, martedì 29 aprile, un attivista ha persino tentato di bloccare i lavori dei giardinieri inviati da Roma Capitale.
Le segnalazioni alla LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) si sono susseguite, con richieste di intervento urgente per soccorrere gli uccellini in difficoltà. “Gli abbattimenti non sono necessari”, hanno protestato alcuni ambientalisti.
“Sono alberi periziati per la maggior parte con VTA. Servono prove di trazione”, chiarisce Margherita Capann, tra le persone più attive nella protesta.
La perizia
Le motivazioni del Campidoglio, che adduce ragioni di sicurezza legate alla perizia degli alberi con Vulnerability Tree Assessment (VTA) e alla necessità di contrastare la Galerucella luteola, un parassita dannoso per gli olmi, non hanno per nulla placato la protesta.
Margherita Capann contesta comunque la decisione, sottolineando la necessità di prove di trazione più approfondite prima di procedere con un intervento così radicale.
Nonostante un precedente trattamento endoterapico avviato a settembre per salvare gli olmi dalla Galerucella, l’amministrazione ha optato per l’abbattimento degli esemplari ritenuti a rischio caduta.
Questa scelta, pur motivata dalla prevenzione di potenziali pericoli, ha innescato un forte malcontento sulla gestione delle alberature ma c’è anche chi replica visto il non facile bilanciamento tra sicurezza pubblica e tutela della biodiversità.
