Una raccolta fondi per Cristiane Angelina Soares De Souza. E’ stata organizzata dalla famiglia per poter pagare tutte le spese del funerale della donna ritrovata senza vita sul marciapiede di via Marino Fasan a Ostia.
La salma di Cristiane è ancora sequestrata ma è partita la richiesta per svincolarla e procedere con i funerali
“Aiutateci per Cristiane. Cristiane è la donna uccisa barbaramente la scorsa settimana, è stata gettata di sotto dal terrazzo di casa, ad Ostia. La famiglia brasiliana non ha soldi per poter pagare tutte le spese per il funerale, la cremazione e darle una sepoltura. Aiutateci a raccogliere dei fondi, contro l’indifferenza e contro la violenza partecipate donando al seguente link https://www.paypal.com/pools/c/93rKR3Zncj“.
Questo il messaggio che è stato diffuso per la raccolta fondi e, in particolare, su Ostia Informa. La famiglia chiede aiuto per le spese non coperte dal servizio funerario di base.
La cremazione, infatti, avverrà molto tempo dopo la morte della donna (LEGGI QUI), 46 anni, brasiliana, e non è prevista dai servizi cimiteriali. Inoltre la salma è ancora sottoposta a sequestro. E’ stata fatta richiesta al PM di svincolarla mettendola a disposizione dei famigliari e procedere, poi, con la cremazione.
Sulla base dei rilievi effettuati sul corpo sembrerebbe che siano state trovate tracce non compatibili con il suicidio o con la “semplice” caduta.
Riscontri a cui si aggiungono le segnalazioni dei vicini e che hanno delineato un quadro che ha portato al fermo del compagno (LEGGI QUI), un quarantenne moldavo, che poi è stato convalidato (LEGGI QUI).
La salma, al momento, si trova a Tor Vergata ma non è stata ancora svincolata perché ci sono indagini in corso che riguarderebbero, appunto, l’esame del corpo.
La raccolta fondi è stata avviata dalla sorella e dal cognato tramite PayPal. In questo modo è chiaro chi dona, quanto viene donato e l’utilizzo effettivo delle somme con consuntivo finale fatto dall’avvocato Guido Pascucci per testimoniare la tracciabilità delle spese e dimostrare che ogni singolo euro sarà utilizzato per questo scopo.
Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.