Una donna 46enne di nazionalità italiana ma di origini brasiliane è morta sul colpo dopo essere precipitata dal quarto piano di un edificio situato in via Marino Fasan a Ostia. Sul posto sono intervenuti gli uomini del X Distretto della polizia di Stato che stanno indagando a 360 gradi per ricostruire la dinamica dell’evento solo eventualmente riconducibile a un gesto volontario.
Sulle ragioni della caduta dal quarto piano indagano a tutto campo gli inquirenti del X Distretto di polizia
Sembra che al momento del fatto la donna, già conosciuta alle forze dell’ordine per alcuni precedenti legati al consumo di stupefacenti, fosse da sola nell’appartamento. Gli investigatori non hanno trovato un biglietto o un messaggio nel quale la vittima giustificasse eventualmente il gesto.
Gli inquirenti oltre ai testimoni che potrebbero aver assistito alla caduta o agli attimi immediatamente precedenti stanno anche vagliando la posizione delle persone più vicine alla 46enne. Tra questi il compagno 41enne di origini moldave nei cui confronti, in serata, è stato disposto il fermo di polizia. Si tratta, infatti, di sgombrare il dubbio da qualsiasi diversa ricostruzione dei fatti che possa, per esempio, ricondurre la tragica morte a un reato come quello di istigazione al suicidio. L’accusa mossa nei confronti dell’uomo è quella di omicidio.
Ciò che desta profondo dolore e tristezza nella famiglia della giovane, nei vicini che la conoscevano e nelle persone che le erano affezionate, come accade sempre di fronte a una morte prematura di questo tipo, è il tentativo di comprendere lo stato d’animo di chi ne è rimasto vittima. Ma anche di trovare una risposta alla domanda forse più ovvia e cioè chiedersi se sarebbe stato possibile aiutarla o impedire un epilogo così drammatico della sua esistenza.
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