Roma, figlio incendia la casa dei genitori e li minaccia per avere soldi per la droga: arrestato

Un uomo ha dato fuoco alla casa dei genitori, minacciandoli di morte puntandogli un coltello contro, per avere soldi necessari a comprarsi la droga

Civitavecchia, rapina al supermercato: si costituisce un ventenne
Foto di repertorio

Roma: un uomo ha scatenato un putiferio, prima di essere arrestato: rabbia, minacce, e il pericolo, davvero concretissimo, di far esplodere la casa dove si trovava, con il rischio di devastare il palazzo dove i genitori abitavano.

Un uomo ha dato fuoco alla casa dei genitori, minacciandoli di morte puntandogli un coltello contro, per avere soldi necessari a comprarsi la droga

Tutto questo per avere i soldi necessari a comprarsi la droga, nonostante il fermo “no” dei suoi genitori.

Un uomo di 42 anni ha terrorizzato e minacciato anche di morte i genitori nella giornata di venerdì scorso, 22 marzo e per essere sicuro di essere credibile, ha dato fuoco all’appartamento dove si trovava e ha aperto il gas della cucina.

In un raptus infinito di follia, l’aggressore ha poi preso un coltello e si è scagliato contro i suoi.

Nel contempo, le fiamme e il fumo invadevano lo stabile e in più c’era il rischio concreto che tutto esplodesse alla prima scintilla.

In via Camillo Pilotto, al quartiere Fidene-Serpentara, nord ovest di Roma, solo la prontezza dei poliziotti del locale commissariato del III distretto, quello più vicino e competente per zona, ha evitato il peggio.

I poliziotti sono arrivati sul posto di gran carriera, chiamati dai residenti che avevano intuito chiaramente che qualcosa non andava, tra urla, improperi e fumo che usciva dalla porta dell’appartamento.

Fortunatamente gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’appartamento, disarmando e bloccando l’assalitore.

Ora il figlio della coppia aggredita dovrà rispondere, dopo essere stato identificato e arrestato, del reato di maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, portato al Sant’Andrea di Roma per accertamenti psichiatrici è stato poi incarcerato a Regina Coeli ed è stato messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Per i genitori, invece, la fine di un incubo e danni cospicui al loro appartamento, ma almeno, la fine di un incubo è realtà.

Come sempre ricordiamo ai lettori che ogni indagato o arrestato, fino a sentenza definitiva e irrevocabile di condanna va considerato presunto innocente, con le prove che eventualmente si formeranno nei vari di giudizio.

Recentemente, sempre in un altro arresto per droga, un uomo e il fratello sono stati arrestati a Pomezia, dopo che a uno dei due era stato trovato dello stupefacente dentro al risvolto di un calzino.

Se vuoi approfondire questi argomenti, clicca sulle parole chiave colorate in arancione e leggi gli articoli presenti e correlati, pubblicati di recente sul nostro sito web d’informazione, www.canaledieci.it.